Ispica e le due facce dell’opposizione: tutti pronti a sfiduciare il sindaco, ma non ci sono i numeri

C’è sempre tensione ad Ispica, tra maggioranza opposizioni, corsa alla sfiducia del primo cittadino, progetti di candidature, per sostituire il sindaco Innocenzo Leontini. Ma lo scenario è quello di una opposizione bifronte con tutti i suoi limiti.

Oggi si è consumata l’ennesima seduta consiliare che ha, ancora una volta, certificato l’assoluta inadeguatezza dell’amministrazione Leontini nella gestione di punti cruciali per la sopravvivenza dell’ente e necessari per dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini. Ben tre punti sono stati inseriti all’ordine del giorno e ritirati per grossolani errori materiali e procedurali, oltre all’assenza di una parte dei già pochi consiglieri dell’ex maggioranza, ancora a supporto del sindaco Leontini, che ha dimostrato il perdurare di faide interne.”

Esordisce così la nota a firma dei Capigruppo: Pierenzo Muraglie (Muraglie Sindaco) Serafino Arena (Rinascita Ispicese) Salvatore Milana (MpA)Matilde Sessa e Mary Ignaccolo (Consigliere Indipendenti)

In effetti, assistere al consiglio comunale di Ispica, che si è tenuto venerdì mattina, è stato molto interessante per comprendere alcuni meccanismi in atto che, in realtà, mostrano una situazione ben diversa da quella che i capigruppo d’opposizione vorrebbero rimandare alla città. Questo perché a volte la comunicazione non verbale è molto più significativa di quella verbale.

Quello che traspariva dalla seduta era infatti una amministrazione presente e compatta che deve fare i conti con due opposizioni: una costruttiva, chiamiamola così, formata dai consiglieri Monaca, Stornello e Denaro che, al di là delle contrapposizioni, va in aula con uno scopo bene preciso quello di affrontare le problematiche che riguardano la città e poi c’è un’opposizione, formata quasi completamente da chi ha fatto parte dell’attuale amministrazione ma che non vedendo soddisfatti i propri obiettivi politici ha deciso di “sputare nel piatto in cui ha mangiato” e di cominciare una vera e propria guerra senza esclusione di colpi, anche bassi. Questa opposizione, distruttiva per la città, ha un solo scopo quello di sfiduciare il sindaco. 

Eppure, ieri,in consiglio, si avvertiva una forte tensione fra questi oppositori che stanno cercando di fare quadrare i numeri necessari, ma che a quanto pare, invece di acquisire nuovi adepti, perdono pezzi.
L’obiettivo è arrivare alla sfiducia del sindaco per poi avere il tempo di organizzarsi per le prossime elezioni. Le candidature vengono dopo.

Pierenzo Muraglie, il più movimentista, crede di avere il sostegno degli attuali “compagni di sfiducia”. Ed a Palazzo Bruno, molti ritengono, che gli altri non siano disposti a fare un passo indietro per appoggiare la corsa a Palazzo di città. Corsa fra l’altro, lo ricordano i suoi oppositori , già tentata ma con pessimi risultati. L’altra incognita che circola è poi questa: Muraglie pensa davvero che l’on Ignazio Abbate lo sostenga rompendo a livello regionale il patto con gli alleati di coalizione ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia? 

Poi c’è Serafino Arena il quale preme per candidare la compagna Lucia Franzo’ e pur di ottenere questo sarebbe disposto a fare patti con il diavolo ma bisogna verificare se il diavolo è disposto.  

Infine , c’è Il gruppo MpA composto da Galifi e Milana, che guarda caso sono coloro che più di tutti vogliono mandare a casa il sindaco, non staranno certo a guardare e probabilmernte si presenteranno alla città pensando di amministrarla come un’azienda privata ma gli altri li sosterranno dopo ottenuto lo scopo comune di mandare a casa il sindaco?

Abbiamo quindi già tre candidati a sindaco sicuri.

E allora forse i capigruppo di opposizione prima di ritenere “indifferibile la conclusione di questa tragica esperienza politica ed amministrativa, e di ritenere maturi i tempi per avviare un’interlocuzione costruttiva per la formazione di un’alternativa di governo, che renda alla città una prospettiva solida e di ampio respiro” devono capire bene sé questa prospettiva solida di ampio respiro sia davvero fattibile o se, in realtà, è destinata a morire prima di nascere. 

Mentre sembra singolare l’appello rivolto a tutti i rappresentanti delle forze politiche di opposizione rappresentate in aula a sottoscrivere senza ulteriori indugi il documento di sfiducia, un appello che a quanto pare non ci siano i numeri per questa sfiducia.

In conclusione ricordiamo che comunque il consiglio comunale tornatosi a riunirsi ha esitato l’intero ordine del giorno grazie anche alla presenza e al voto favorevole dei tre consiglieri di opposizione Monaca, Stornello e Denaro che a differenza di chi ha abbandonato l’aula ha con responsabilità votato anche le variazioni che nei mesi precedenti erano state ostruzionisticamente rinviate da una parte dell’opposizione. Come volevasi dimostrare…

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