A Modica, Palazzo Campailla diventerà un polo museale. Gli uffici comunali trasferiti alla Sorda

Contrario Vito D’Antona (SI): “Una decisione negativa”

Sono stati consegnati venerdì i lavori di Palazzo Campailla nel centro storico della città.

L’intervento, si inserisce nelle sei opere che sono state finanziate con i fondi PNRR per un importo complessivo di 10 milioni di euro, di questi 2 milioni e 270 mila euro, è il costo degli interventi a Palazzo Campailla che diventerà un polo museale. Trasferiti gli uffici comunali all’Azasi.

La consegna è avvenuta alla presenza del sindaco di Modica Maria Monisteri e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Drago “Dal momento del mio insediamento -ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Dragoho posto l’utilizzo dei fondi PNRR come obiettivo. Ed infatti ad un anno dal mio insediamento sono stati consegnati tutti i lavori. Per quanto riguarda Palazzo Campailla si tratta di un intervento importante che garantirà alla città di avere un polo museale nel centro storico”.

Infatti, mentre al piano terra verrà mantenuto ed ampliato il Museo della Medicina- spiega l’assessore Drago- negli altri locali al primo e al secondo piano abbiamo in mente di realizzare qualcosa di affine ma questo verrà deciso successivamente. Intanto diciamo che il museo non sarà visitabile fino al completamento dei lavori ma possiamo garantire che sarà preservata la stanza delle botti nella quale non ci sarà nessun intervento”.

Gli uffici che insistevano nell’edificio ovvero proprio quello che fa riferimento al mio assessorato lavori pubblici e i servizi sociali, prosege Drago, sono stati trasferiti nei locali dell’Azasi. I lavori interesseranno l’efficientamento energetico, quindi verranno sostituiti gli infissi, verranno realizzati gli impianti, la facciata. Inoltre, ci sarà l’ascensore per rendere l’edificio accessibile alle persone con disabilità e verranno realizzate delle aule multimediali. Insomma, si tratta di un grande progetto che certamente verrà completamento non prima della fine del 2025 inizi del 2026

Sulla questione è intervenuto Vito D’Antona di Sinistra Democratica. D’Antone pone l’accento in particolare sulla decisione dell’Amministrazione Comunale di destinare l’edificio a polo museale. Questo ha comportato il trasferimento degli uffici, servizi sociali e lavori pubblici, sono stati al Palazzo Azasi nel quartiere Sacro Cuore. “Invitiamo l’Amministrazione-dichiara D’Antona- a riflettere su tale decisione; la gestione strategica del centro storico è complessa ed ogni scelta va ponderata tenendo conto di un obiettivo prioritario, la sua rivitalizzazione. In questa direzione, riteniamo che il trasferimento di servizi comunali ha come conseguenza negativa immediata l’assenza di un flusso giornaliero di utenza che rappresenta, assieme ai residenti e agli operatori economici, una parte considerevole della vivacità permanente del centro storico. Peraltro– prosegue D’Antona- l’esigenza di allocare collezioni di opere d’arte da potere visitare, come riferito, può essere soddisfatta se solo si riprendessero e concludessero i lavori di restauro di Palazzo Polara o anche utilizzando Palazzo Denaro Papa, in corso di ristrutturazione, rendendo ulteriormente interessanti i percorsi turistici verso Modica Alta. Per bloccare il processo di desertificazione del centro storico e per renderlo vivibile– conclude D’Antona- occorre una strategia complessiva fatta di incentivi economici, interventi rivolti a riportare servizi che attirino utenza, a garantire un alto numero di parcheggi, a fruire di rapidi collegamenti pubblici con gli altri quartieri”

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