Modica, primo giorno di lavoro per i 45 lavoratori della GESCO arrivati dalla SPM

Molti nodi ancora da sciogliere: 11 mesi di mensilità arretrate e gli interrogativi sulle prospettive future

Oggi è il primo giorno di lavoro per i 45 lavoratori che dalla SPM sono transitati nella Gesco, Gestione Servizi della Contea, che ha come amministratore unico il dottor Angelo Giallongo.

La società che nasce dalla trasformazione della Acque e Depurazioni, attraverso una modifica statutaria si occuperà di servizi comunali come la pulizia, le piccole manutenzioni, i servizi di custodia e la segnaletica. L’amministrazione comunale parla di “un’ottima notizia, che condividiamo con i lavoratori che ne faranno parte, provenienti da società partecipate del nostro ente, e con le loro famiglie che vedono assicurato il loro presente e il loro futuro

Ma è davvero così? Il futuro di questi 45 lavoratori (che in realtà dovevano essere 47 ma due hanno rifiutato il passaggio) continua infatti a rimanere sospeso ad un filo. Oltre a dover percepire ben 11 mensilità arretrate, già il prossimo mese potrebbero avere difficoltà a ricevere la prima mensilità. Sarà infatti il Comune a dover pagare loro le spettanze e questo ovviamente non lascia ben sperare vista la situazione economica dell’ente. Anche se il Comune su questo assicura che “già nei prossimi giorni, prevede l’erogazione ai lavoratori di un anticipo della mensilità di aprile

Intanto per recuperare le mensilità arretrate i sindacati stanno cercando di fare delle conciliazioni affinchè i lavoratori recuperino quanto loro dovuto e di questo si farà carico il Comune. Con quali soldi non è chiaro ma a quanto pare l’accordo è stato sottoscritto con la benedizione della Prefettura quindi il Comune dovrà rispettare l’impegno preso.

A proposito di impegno preso dobbiamo sottolineare che CGIL, CISL e ConfSal hanno posto la firma in calce al protocollo, quindi anche loro si sono assunti delle responsabilità in questo passaggio che senza dubbio è stato fatto a tutela dei lavoratori ma che lascia comunque parecchi dubbi.

Intanto non è finita qui perché il Comune di Modica si caricherà anche dei 4 milioni e mezzo di euro, ovvero del debito della SPM, che a quanto pare verrà inserito nel bilancio consuntivo 2022. Non entriamo nel merito di come sia possibile effettuare questa manovra finanziaria che diciamo solo ci sembra alquanto azzardata visto che siamo nel 2024.

Insomma, la speranza è che davvero questi 45 lavoratori possano trovare un po’ di pace ma soprattutto possano essere pagati per il lavoro che svolgono.  Fra l’altro pare che GeSCo non si limiterà a servire il territorio modicano ma amplierà il raggio d’azione ai comuni vicini visto che l’attuale normativa prevede per questo genere di  società, l’obbligo dell’80% dei servizi per l’ente di competenza ma anche un altro 20% per i comuni prossimi.

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