Luca Campisi è il nuovo presidente provinciale di Confcooperative, eletto anche il Consiglio territoriale

Ieri nel corso dell’Assemblea Provinciale di Confcooperative Ragusa è stato eletto come nuove presidente Luca Campisi, 35 anni e originario di Vittoria.

L’elezione, all’unanimità, durante gli adempimenti procedurali previsti dall’assemblea provinciale. Luca Campisi succede a Gianni Gulino, che ha guidato Confcooperative Ragusa negli ultimi anni ricoprendo la carica di presidente provinciale per tre mandati.

Nel corso della riunione il presidente uscente, Gianni Gulino, è stato ringraziato dall’intero staff, guidato dal responsabile Emanuele Lo Presti, con la consegna di una targa nominativa. All’assemblea ha preso parte il presidente regionale Gaetano Mancini e il segretario generale siciliano Luciano Ventura.

L’elezione del nuovo consiglio territoriale

Oltre all’elezione del nuovo presidente gli associati hanno provveduto ad eleggere il Consiglio territoriale formato, oltre che dallo stesso Campisi, da: Emanuele Aprile; Sandro Feligioni; Sandro Brullo; Ilenia Basile; Nuccia Alboni; Alessandro Tumino; Maurilio Assenza; Ilenia Occhipinti; Emiliana Di Martino; Eva Cappello e Danilo Scalone.

Il neopresidente ibleo, Luca Campisi, ricollegandosi al tema dell’assemblea “Una cooperazione più moderna per lo sviluppo delle comunità”, nel suo discorso d’insediamento, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato al momento assembleare, ha messo in rilievo come tutto ciò “richiami ad un senso di responsabilità collettiva che solo insieme e coesi riusciremo a interpretare nel modo più idoneo”.

Le prime parole del neopresidente

“Il cambiamento – ha aggiunto Luca Campisi – deve partire da cooperatori che si immaginano un futuro non solo all’interno della propria cooperativa, ma anche ritengo in un contesto più ampio, quale quello associativo, che sicuramente può creare momenti di sviluppo comune. Viviamo un momento di grande tensione, non solo in termini di ansietà, di trepidazione per il paradigma di incertezza e di irrequietezza del nostro tempo, ma anche in termini trasformativi, ovvero di propulsione e propensione verso processi di grande impatto innovativo che si ergono a risposta alle emergenze del nostro tempo. Alla luce di questo, si rinnova per noi tutti un interrogativo urgente e cruciale: la cooperazione rappresenta ancora oggi uno strumento utile a dare risposte alle sfide del nostro tempo? In che modo è possibile attualizzare la funzione sociale della cooperazione?”

Inoltre il nuovo presidente Campisi ha sottolineato come l’Euricse nella fase di crisi ha avvalorato la validità del modello cooperativo dal momento che l’emergere di economie incentrate sulla persona, sulla condivisione delle risorse, sull’efficienza delle medesime e sulla sostenibilità si sta dimostrando una tendenza tutt’altro che transitoria.

“In questi anni, ho apprezzato un’associazione sempre più vicina alle istanze delle cooperative associate; pronta ad attivare un confronto costante sulle varie problematiche sociali, economiche ed organizzative. Un’organizzazione in grado, anche, di sostenere il movimento alla ricerca di soluzioni capaci di rinnovamento e rilanciare per rispondere con adeguatezza alle sfide che il mercato pone. Ecco perché siamo oggi chiamati a tracciare le linee guida in vista di un periodo che si presenta piuttosto complesso e che dovrà trovare modo di svilupparsi in un contesto economico, avaro di certezze e prospettive” ha aggiunto ancora Luca Campisi.

Infine, il neopresidente nel suo discorso iniziale ha rivolto un pensiero al presidente uscente. “All’amico Gianni Gulino – ha detto Campisi – un caloroso ringraziamento, per quello che ha fatto in tutti questi anni per il movimento cooperativo; per l’impegno e la passione con cui ha condotto e rappresentato le istanze della cooperazione; per aver provato a rinnovare la classe dirigente di Confcooperative; per l’amore che in tutti questi anni ha avuto per la nostra associazione. Ti ringraziamo Gianni per il testimone che ci lasci. Il mio, l’impegno della nuova classe dirigente sarà quello di continuare ad esprimere valori capaci di garantire i processi di cambiamento necessari a preservare il valore economico e sociale della cooperazione”. 

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