Si è concluso con una straordinaria cena di beneficenza il primo corso “Qualiforma: competenze per un nuovo inizio” un progetto organizzato e pensato dalla Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa.

A coronare la conclusione del corso “Qualiforma” è stata organizzata una cena di beneficenza, presso il ristorante “La Ciotola” di Ragusa con l’obiettivo di raccogliere fondi per la realizzazione di una clinica in Congo.

Il progetto portato avanti dalla Fondazione in collaborazione con il Gruppo Consulting di Ragusa ha coinvolto circa 60 beneficiari dei progetti di accoglienza e integrazione gestiti dalla Fondazione nei comuni di Ragusa e Comiso.

Durante il corso di formazione i beneficiari hanno potuto approfondire il ruolo di assistente cuoco, assistente di sala e assistente pasticcere. Grazie alla cena di beneficenza i ragazzi coinvolti nel progetto hanno potuto sperimentarsi ancora di più, con la guida degli chef docenti.

All’evento di beneficenza hanno partecipato autorità civili, religiose, collaboratori e amici della Fondazione.

Alla serata condotta dal giornalista Saro Distefano, hanno preso parte il prefetto Giuseppe Ranieri, il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì con gli assessori Elvira Adamo, Simone Digrandi, Andrea Distefano, Giovanni Giuffrida e Catia Pasta, il presidente del Consiglio comunale di Ragusa Fabrizio Ilardo, il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta, il Questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei Carabinieri Carmine Rosciano e il colonnello della guardia di finanza, Walter Mela.

“Nel corso della serata abbiamo raccolto 7975 euro grazie alla generosità di tutti gli intervenuti – afferma Renato Meli, presidente della Fondazione – che serviranno per avviare un progetto benefico in Africa. In particolare, il progetto prevede la costruzione di una clinica in Congo. Siamo convinti che oltre al quotidiano lavoro rivolto ai fratelli che vengono da altri paesi, sia doveroso impegnarci anche nei luoghi di provenienza di queste persone. Il nostro passo sarà forse una goccia nell’oceano, ma una goccia non contiene già forse in se stessa la natura e la forza dell’oceano”.

Il corso è stato il frutto di una collaborazione con varie realtà del territorio. Un percorso che ha reso tutti i partecipanti protagonisti. Diversi i partner del progetto e gli sponsor a sostegno. Il percorso ha visto anche una collaborazione sinergica tra la Fondazione e le imprese che hanno accolto i corsisti per i tirocini.

“Grazie in special modo ai miei collaboratori che si sono spesi in tutti i modi possibili per la riuscita del progetto. Grazie, infine, alle autorità politiche e militari perché con la la loro presenza manifestano sensibilità umana e partecipazione al nostro impegno” ha aggiunto il presidente Renato Meli.

L’obiettivo di questo corso, infatti, è stato quello di porre le basi per l’integrazione dei cittadini stranieri facendo incontrare la richiesta e la domanda di lavoro. Preparando persone capaci di essere impiegate nel settore strategico della ristorazione che fatica a trovare lavoratori qualificati.

“Diversi hanno già avuto proposte di lavoro e siamo certi che nei prossimi mesi i nostri giovani troveranno, grazie alla certificazione ottenuta, altre occasioni di un lavoro buono, che dà loro la dignità che ciascuna persona merita” ha concluso il presidente della Fondazione.

La cena è stata fortemente voluta anche dal vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, che nel corso della serata ha ringraziato i numerosi ospiti presenti lodando la bontà dell’intera iniziativa.

A chiusura della serata i corsisti hanno ricevuto gli attestati. Questo momento ha sancito la fine ufficiale del percorso e l’inizio di un nuovo viaggio intriso di solidarietà che presto potrà dare altri frutti.