Da domani l’Asp di Ragusa avrà il nuovo commissario che poi diventerà ufficialmente il nuovo direttore generale dell’azienda sanitaria. Si tratta di Giuseppe Drago detto Pino attualmente direttore sanitario all’ospedale Guzzardi di Vittoria, in quota Fratelli d’Italia.

Giuseppe Drago, ha una lunga esperienza in tema di gestione e programmazione sanitaria. Durante la gestione dell’ex-manager Maurizio Aricò, era stato direttore sanitario aziendale. In effetti quello non fu proprio un bel periodo per lui, per problemi giudiziari legati ai lavori di completamento dell’ospedale Giovanni Paolo II. Ma il passato è passato.

Detto questo, comunque, c’è da dire che questa scelta porta ad alcune riflessioni: se Pino Drago è in quota Fratelli d’Italia significa che in provincia di Ragusa è avvenuta una spartizione della torta. La fette importante, quella della sanità, è andata al primo partito d’Italia che in provincia ha un rappresentante al Senato, Salvo Sallemi, ed uno alla Regione, Giorgio Assenza, e che finalmente è stato tenuto in considerazione. Insomma l’asse della sanità si è spostata; è uscita dall’influenza a volte troppo invasiva dell’on.le Ignazio Abbate,

Il controllo della sanità è sempre stato, infatti, determinante per le forze politiche e lo è adesso ancora di più. Questa volta è passata la linea ipparina e per mettere i puntini sulle “i” per Ignazio Abbate la ripartizione, questa volta, non è andata bene. Ma sicuramente, il deputato della Democazia Cristiana non sta a guardare. Il suo obiettivo infatti è quello di conquistare Palazzo del Fante e a quanto pare avrà via libera nel farlo, proprio dai partiti della coalizione.

Gli accordi dovrebbero prevedere proprio questo, anche in vista del Congresso provinciale del partito di Cuffaro. Doomenica, infatti, verrà scelto il nuovo (o la nuova) segretaria provinciale e ciò potrebbe segnare, il primo obiettivo e quindi la scalata alla Provincia della Democrazia Cristina.

L’on Abbate però per raggiungere il suo obiettivo della Provincia , ha, buona sostanza, penalizzato il versante sud della provincia, abbandonando definitivamente la sanità nelle mani di Sallemi e Assenza, che sono rispettivamente di Vittoria e Comiso.

Questo a dimostrazione di come spesso gli interessi personali prevalgono su quelli del territorio.