Vittoria: strage di San Basilio. Cgil e Libera: “Ricordare e testimoniare l’impegno contro la mafia”

C’era anche la CGIL di Ragusa, con il suo segretario Peppe Scifo, ieri sera a Vittoria in Piazza del Popolo dove in occasione della ricorrenza della “strage di San Basilio” si è tenuta una manifestazione, molto partecipata, un sit-in utile a fare memoria e rinnovare l’impegno contro le mafie.

Sono infatti trascorsi 25 anni dal quel terribile agguato mafioso che uccise 5 persone, tra i quali Salvatore Ottone e Rosario Salerno vittime innocenti di quella strage.

La Cgil insieme a Libera e all’Anpi anche quest’anno ha voluto ricordare quella triste e orrenda pagina della storia di questa Città. Erano gli anni dove gli omicidi erano frequenti e le guerre fra cosche lasciavano decine di morti per le strade sotto lo sfondo gli interessi criminali che vedevano coinvolti non solo organizzazioni locali ma anche gruppi dei territori limitrofi

Oggi serve ricordare, ha dichiarato Scifo, quella strage per rendere viva la memoria delle vittime innocenti, ma serve ancora di più tenere alta la guardia e avere la lucida comprensione del fenomeno mafioso contemporaneo in questo territorio dove ormai sono rari gli omicidi ma la presenza delle criminali mafiose c’è ancora. A parte i settori illegali tradizionali comuni traffico degli stupefacenti, le mafie sono sempre più presenti in quanto realtà forza imprenditoriale che inquinano  alcuni settori strategici dell’economia a partire dal nostro principale comparto agro alimentare. Vittoria e la sua economia  continua ad essere un contesto  d’interesse da parte di organizzazioni mafiose non solo locali, infatti in questi anni grazie alla attività di repressione da parte delle forze dell’ordine abbiamo visto il sequestro di beni e aziende a soggetti imprenditoriali locali, ma sono  emersi anche i collegamenti con organizzazioni campane e della Calabria come ricorda l’omicidio Brandimarte, esponente calabrese atti o nel narcotraffico, nel 2014 o l’attentato al Consorzio autotrasportatori nel 2017. Ricordare quella strage dopo 25 anni significa andare oltre la retorica e la ritualità , perché serve rimettere in moto una antimafia sociale  indispensabile per far crescere l’attenzione e la consapevolezza nella società civile, della necessità di stare sempre dalla parte giusta e uscire dalle zone grigie”.

L’associazione LIBERA è stata tra le promotrici di questo evento e Vittorio Avveduto co-referente regionale Libera Sicilia – referente provinciale Libera Ragusa, si è espresso così “In questo tempo Libera e la sua rete non ha mai cessato di promuovere la memoria dei due giovani vittoriesi assieme ad un costante impegno che nel tempo si è tradotto nei campi di volontariato; nei percorsi con i giovani e gli adulti dell’area penale; nei percorsi con gli studenti; nella denuncia contro il caporalato e contro lo sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente. Una memoria, quindi, resa viva da un impegno che ci chiama ad essere cittadini partecipi e responsabili, protagonisti di una storia che va costruita insieme. Anche stasera, stretti attorno ai familiari, ricordiamo Salvatore e Rosario ribadendo che loro continuano a vivere nella nostra ricerca di giustizia, nei nostri gesti di solidarietà, nel nostro schierarci dalla parte dei più deboli”.

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