In vista del 2024 i buoni propositi per l’area iblea pensati dalla CISL. Carasi: “Recuperare il modello di concertazione”

Il 2024 è oramai alle porte, è il tempo di fare bilanci ma anche di pensare ai buoni propositi per il nuovo anno. La segretaria generale della Ust Cisl Ragusa-Siracusa, Vera Carasi, in vista del nuovo anno parla delle sfide che l’area provinciale iblea sarà chiamata a sostenere per il prossimo futuro.

“Sono giorni – afferma Vera Carasi – in cui si recupera più del solito la dimensione familiare, in cui si vuole riconquistare quella serenità che, a volte, risulta essere perduta e a cui tutti cerchiamo di ambire per guardare a un futuro migliore. Questo ci impone a guardare avanti oltre determinate traiettorie per misurarci su un pensiero lungo in grado di orientare il cambiamento e le transizioni”. 

La segretaria provinciale Carasi, così come il segretario generale propugna negli ambiti nazionali, sottolinea che la via rimane quella della capacità di costruire un patto sociale a più livelli.

“In questo caso – spiega Vera Carasi – , a livello locale, tra Libero consorzio, Comuni e corpi intermedi per mettere in vetrina crescita e sviluppo, investimenti e lavoro, produttività e innovazione, riforme e politica dei redditi, attuazione del Pnrr e Mezzogiorno, coesione sociale ed evoluzione delle relazioni produttive verso un modello partecipativo”.

Nella nota stampa viene anche richiamato le attività importanti e proficue che la provincia di Ragusa ha vissuto in passato. Opportunità che hanno permesso di portare avanti un percorso proficuo come quando si parlò di concertare le ricadute straordinarie dei fondi ex Insicem.

“Bene, ritengo sia quello il modello di riferimento, naturalmente innovato secondo le esigenze dei tempi, per riuscire a produrre un risultato di straordinario impatto di cui questo territorio, le cui potenzialità sono innegabili, ha bisogno. Bisogna guardare avanti, è vero, ma occorre farlo con gli strumenti adeguati. Dobbiamo cercare di dimostrare che tutto il lavoro svolto in passato, tutti gli sforzi compiuti per ottenere risposte positive, possa essere utilizzato ancora oggi nel contesto di un mondo che impone sempre di più di rispondere alla sfida delle competizioni tra sistemi” conclude la segretaria provinciale Vera Carasi.

In definitiva dal sindacato assicurano di avere tutte le carte in regola per fare un gioco di squadra, ma senza concertazione ad un livello più ampio, senza individuare quali possono essere le strade per la crescita, non si potrà andare da nessuna parte. Occorrerà alzare lo sguardo e superare le difficoltà, in particolare i modelli di pensiero da piccolo entità. La provincia di Ragusa è un territorio che ha bisogno di ampliare lo sguardo e pensare in grande.

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