Ispica: Vertici di Ati e Iblea Acque presenti all’ultima seduta del consiglio comunale

Il consigliere Monaca: “Sollevati molti interrogativi, non convincenti le risposte arrivate”

Il consigliere comunale del movimento politico di Cateno De Luca Paolo Monaca interviene dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Ispica che ha visto la presenza dei vertici Ati Ragusa e di Iblea Acque, ovvero del presidente Lino Giaquinta e dell’amministratore unico Franco Poidomani.

 “Per noi –dichiara il consigliere Monaca–è stata l’occasione di esprimere e documentare, carte alla mano, le carte false prodotte pur di arrivare all’obiettivo di concedere in affidamento diretto un appalto da 50 milioni di euro l’anno in violazione di legge, contro le stesse linee guida di Anac ed Arera.” Ma spiega Monaca: “Ci siamo sentiti replicare con motivazioni ridicole e siamo stati destinatari di attacchi politici. Hanno cercato invano di screditare le nostre idee e le nostre battaglie di trasparenza ed efficienza amministrativa

Un’altra questione affrontata è stata quella delle bollette pazze ricevute anche dai cittadini di Ispica. “A Ispica, in particolare – ha evidenziato Monaca – accade che il sindaco faccia un video per comunicare che la scadenza prevista al 15 novembre sia stata prorogata al 31 dicembre. Al contempo, l’amministratore unico di Iblea Acque, sostiene che le bollette devono essere regolarmente pagate. Come se non bastasse, il personale di Iblea Acque presente allo sportello di Ispica, ha comunicato agli utenti che hanno ravvisato delle anomalie, riguardanti importi sovradimensionati, di fotografare i contatori dopodiché si sarebbe proceduto, in seguito alla compilazione di un modulo specifico, con l’emanazione di un’altra fattura sulla base delle comunicazioni ricevute. Insomma, perché tanta confusione? Qual è la strada corretta? L’amministrazione comunale ha comunicato che sta inviando ai cittadini le bollette del 2021 e il prossimo anno quelle del 2022. Secondo quale priorità i cittadini di Ispica dovrebbero pagare queste bollette? Anche in questo caso nessuna risposta univoca ottenuta dai rappresentanti di Ati e Iblea Acque presenti in aula. Anzi, è stato possibile percepire un po’ di imbarazzo che ha denotato una certa improvvisazione su questo aspetto”.

Poi si è discusso di quanto accaduto questa estate quando il Comune di Ispica, per una emergenza alla rete idrica, si è visto costretto ad anticipare somme pari a 250mila euro che avrebbe dovuto sborsare Iblea Acque nel frattempo subentrata nel ruolo di gestore.

Questi costi di gestione saranno pagati dalla società in house – ha chiesto il consigliere Monaca – e se sì quando? Tra l’altro, risulta, sulla scorta di un accesso agli atti da me avanzato, che tre cittadini hanno presentato una richiesta di risarcimento danni per un importo complessivo di qualche decina di migliaia di euro proprio per i danni subiti da questa emergenza idrica. I danni in questione, che il Comune sarà chiamato a risarcire, attengono alla competenza delle somme che la stessa Iblea Acque dovrà corrispondere? Oppure non sarà così? L’amministratore unico mi ha risposto che in ordine ai risarcimenti non dovrà essere la società a corrispondere. Diverso il discorso per i 250mila euro che invece Iblea Acque erogherà appena avrà la disponibilità economica. Quando ci sarà questa disponibilità?

Insomma– conclude Monaca- una serie di incertezze che lasciano il futuro tutto da decifrare e che non faranno dormire sonni tranquilli agli amministratori ma, soprattutto, ai contribuenti”

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