Modica: il piano di dimensionamento scolastico scatena reazioni opposte tra favorevoli e contrari. Precisazione della Cisl Scuola

Com’era prevedibile la notizia dell’approvazione del piano di dimensionamento scolastico proposto dal Comune di Modica e votato quasi all’unanimità nell’incontro tenutosi ieri pomeriggio all’Ufficio scolastico regionale di Ragusa, ha suscitato numerose reazioni tra favorevoli e contrari.

Innanzitutto, registriamo la nota del Segretario Generale della CISL Scuola Ragusa Siracusa Giovanni Migliore, sindacato che è stato tirato in ballo nel nostro articolo di ieri… e che ha precisato questo: “All’interno del pezzo, in particolare si riporta “A votare favorevolmente i sindaci, ed il rappresentante dei docenti Orazio Licitra con il sostegno del sindacato Cisl, mentre l’Ufficio scolastico provinciale ha mantenuto la sua posizione di contrarietà.” Non vogliamo entrare nel merito del pezzo, ma precisare che i sindacati, tra cui il nostro non fanno parte del tavolo di oggi. Infatti, a determinare l’autonomia delle istituzioni scolastiche è la Legge Regionale n. 6 del 24 febbraio 2000, e, nello specifico, la costituzione delle Conferenze provinciali di organizzazione della rete scolastica e quindi chi ha potere decisionale si può leggere al comma 2 dell’articolo 3 della stessa legge”. Ne prendiamo atto e ci scusiamo per l’inconveniente. Poi magari ci sarà tempo per capire quale giudizio la Cisl, dà di questo piano di dimensionamento.

Detto ciò ci sono soddisfatti e contrari. Tra quelli soddisfatti c’è il consigliere comunale della Dc Alessio Ruffino da sempre promotore della nascita del Polo Modica Alta e che dichiara la sua soddisfazione nell’accogliere tale la notizia “dopo tanti anni di battaglie, di incontri formali, nelle aule di un Consiglio d’Istituto, di un Consiglio comunale o di Palazzo San Domenico con i Presidi e sindacati, in quelle al Provveditorato anche a distanza, o semplicemente incontri nelle strade o per l’ultima raccolta firme promossa dai cittadini” Il consigliere Ruffino aggiunge a che “Solo in questo modo, con un’autonomia tutta propria si garantirà il futuro educativo e scolastico nel segno della continuità e della territorialità ascoltando le vere esigenze di famiglie e studenti, avendo però il piccolo amaro in bocca di non aver compreso anche il plesso di Santa Teresa quale scuole perfettamente di Modica alta seppur con un drastico calo di iscrizioni.”

Un boccone davvero amaro da digerire che isola non solo un plesso ma un intero quartiere dal polo Modica Alta dando un segnale chiaro ai cittadini su quali sono le priorità di questa amministrazione.

Ed è sempre di queste ore un lungo documento a firma del personale tutto dell’Istituto Piano Gesù con il suo Dirigente Scolastico reggente che esordisce parlando di “accanimento mediatico portato avanti negli ultimi giorni nei confronti dell’apprezzabile Piano di dimensionamento della rete scolastica e definisce “speciosa e stucchevole” la polemica portata avanti in questi giorni.  

Questo solo perché spesso si guarda al proprio orticello senza considerare che quello che è bene per noi stessi crea un disagio a tanti altri. Quale sarebbe stata la reazione di Piano Gesù se fosse stato accorpato alla Carlo Amore?

Presto detto visto che nella lunga nota si risponde proprio a questo: “Una diversa e meno lineare scelta di mancato accorpamento del plesso De Amicis all’Istituto Piano Gesù finirebbe per aggravare il disagio dei genitori residenti a Modica Alta, che si vedrebbero costretti a recarsi presso la segreteria del Polo Frigintini – Fascia rurale, anche solo per il rilascio un semplice certificato; senza dimenticare che la vicinanza al territorio del centro decisionale dell’istituto ne facilita il contatto costante e proficuo con la comunità socio culturale di riferimento. E tutto questo viene posto in essere dall’organo comunale senza intaccare la continuità didattica e senza provocare intaccare la sopravvivenza la specificità di altri e non meno importanti centri di formazione presenti sul territorio, nell’ottica di un cambiamento limitato, ma senz’altro positivo per l’intera comunità educante modicana.”

Insomma, a quelli di “Piano Gesù” non poteva andare che bene questa decisione, ma non tutti, come dicevamo, cantano vittoria. L’Istituto Santa Marta- Ciaceri, ad esempio, non la pensa allo stesso modo.

La perdita di Sant’Elena è come la perdita di un polmone che permetteva alla scuola di avere tanti iscritti cosa che nella zona del centro storico sta venendo a mancare e l’accorpamento con il plesso di Via Risorgimento non farà altro che dare il colpo di grazia definitivo all’Istituto che per tutta risposta ha deciso di non partecipare all’iniziativa “Libriamoci” organizzata dal Comune di Modica accusando l’amministrazione “di non aver mostrato il minimo interesse a modificare tale delibera, nonostante le proteste, le proposte, gli incontri e il confronto avvenuti con Sindaco ed assessore alla pubblica istruzione” e non si esclude che continueranno questa azione di protesta non partecipando anche alle manifestazioni culturali del Comune per mostrare tutta la loro contrarietà a questo piano di dimensionamento che danneggia non solo la loro scuola ma, a loro dire, tutto il sistema scolastico modicano, trascurando le esigenze, di insegnanti, genitori e soprattutto degli alunni più fragili.  

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