Modica: il Pd accusa l’amministrazione di continuare a non dare risposte sul futuro dei lavoratori SPM

Il partito democratico di Modica torna alla carica sulla SPM la “Servizi per Modica srl”.

Ricordiamo infatti che qualche settimana fa il segretario cittadino Salvatore Poidomani insieme al consigliere Giovanni Spadaro erano intervenuti per avere alcuni chiarimenti dall’amministrazione in merita all’ammontare del debito, che pare si aggiri intorno agli 8 milioni di euro e sul futuro dei lavoratori che devono percepire ancora cinque mensilità (oggi divenute sei) ma che soprattutto non sanno se e quando avverrà il passaggio per alcuni di loro alla Iblea Acque.

Alle domande del Pd aveva provato a rispondere l’assessore Saro Viola che aveva assicurato testuali parole che “Il nostro interesse è quello di salvaguardare il livello occupazionale di questi 46 lavoratori che ad oggi sono rimasti nella SPM” ma non aveva confermato l’ammontare del debito.

Sono passati 15 giorni- dichiara Poidomani– dalla nota con cui la Sindaca, dopo aver premesso di essersi risentita per le ingiuste accuse mosse all’assessore Viola, ci rassicurava sull’impegno dell’intera amministrazione per il futuro della società e dei 48 dipendenti. A parte queste generiche promesse, nulla ci è stato detto su come concretamente intendono risolvere la drammatica situazione finanziaria e sulle iniziative che hanno messo in atto per la salvaguardia dei posti di lavori.

Ad oggi- spiega il segretario del Pd  non ci hanno ancora chiarito dove sono andati a finire i soldi versati dalla Commissaria per il pagamento degli stipendi di dicembre e gennaio. L’assessore, anche se presente, (e non ne dubitiamo) continua a rimanere silente. L’unico ad avere parlato è stato il liquidatore Antonio Guastella. È stato lui, ormai scelto dall’Amministrazione come vittima sacrificale, a darci informazioni serie e veritiere sulla situazione della società. Siamo fermi lì.

Si sussurra – prosegue Poidomani –che entro la fine del mese accadrà qualcosa di importante inerente alla posizione dei dipendenti e alla rottamazione delle cartelle esattoriali (pare che siano state trovate le somme per pagare la prima rata che, da quel che si sa, ammonta a oltre 400 mila euro). Al momento– conclude il segretario Poidomani- c’è una sola certezza: le mensilità arretrate da pagare ai lavoratori sono ormai SEI. E di questo nessuno si preoccupa. Neanche l’assessore”.

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