I beni confiscati alla criminalita’ organizzata. Ieri a Vittoria iniziativa di Comune e Confcooperative

 La sede territoriale di Ragusa di Confcooperative Sicilia, con il patrocinio del Comune di Vittoria, ha organizzato ieri mattina, presso la sala delle Capriate “Gianni Molè”, la presentazione del libro di Rosa Laplena dal titolo “I beni confiscati alla criminalità organizzata”, edito da Mediter Italia.

E’ stato presentato un lavoro di analisi, compiuto dall’autrice, esperta nella gestione di beni confiscati e consigliere nazionale di Confcooperative.

Un lavoro che indica anche i possibili rimedi alle carenze legislative e organizzative di volta in volta indicate, con il coinvolgimento del terzo settore e soprattutto del mondo della cooperazione inspiegabilmente ignorato.

Ad arricchire l’incontro, anche la presenza del presidente della cooperativa sociale Verbumcaudo che nel Palermitano ha ridato vita a terreni agricoli sequestrati alla mafia. Sono intervenuti il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, il capo di gabinetto della Prefettura di Ragusa, Rosanna Mallemi, il presidente territoriale di Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino, il vicesindaco di Vittoria, Giuseppe Fiorellini, il consigliere regionale di Federsolidarietà, Luca Campisi, il presidente della Verbumcaudo, Luca Li Vecchi.

A moderare l’incontro la giornalista Gilda Sciortino.

Ogni anno oltre 100 milioni di fatturato sono prodotti attraverso l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie e sono risorse che rimangono sul territorio e che danno benessere allo stesso e alle nostre famiglie considerato che sono oltre 3000 i dipendenti che vi lavorano. La cooperazione, in generale – è stato spiegato – riesce a formulare e a produrre dei progetti nell’ambito del settore agricolo, e non solo, che danno opportunità residenziale a persone, che hanno magari bisogno, attraverso l’housing sociale.

E’ stato chiarito che occorre evitare di adagiarsi sugli allori rispetto ad un sistema che comunque ci vuole così come siamo. “Dobbiamo continuare a sognare di migliorare il nostro territorio – è stato detto agli studenti presenti – dobbiamo sognare di dare un’opportunità al nostro territorio, come accade attraverso la giusta gestione dei beni confiscati, non tanto per partecipare al bando pubblico e fare lì la nostra sede legale, i nostri uffici e basta. Ma con la gestione dei beni confiscati si può fare veramente molto. Ed ecco perché invitiamo i più giovani, cittadini protagonisti del domani, a pensare sin da ora quali possano essere i progetti che si intendono sviluppare per interagire nel contesto di un percorso che può avere ricadute importanti per tutti, con la volontà di portare avanti i principi della legalità”. L’autrice ha chiarito che “i beni confiscati sono 49.376 come beni immobili e 3.112 come aziende. Dietro a tutta questa confisca c’è un lavoro immenso, che le forze dell’ordine qui presenti portano avanti giorno per giorno. Al 31 dicembre 2022 erano destinati 21.236 beni, il 70% dei quali ai Comuni, di contro ci sono i numeri di chi lavora su questi beni e di questi il grosso è destinato ad attività sociali. Anche se poi, purtroppo, rispetto a questa catena c’è qualcosa che potrebbe rischiare di rompersi”.

Francesco Aiello, Gianni Gulino, giuseppe fiorellini, Luca Campisi, Luca Li Vecchi, Mediter Italia, Rosa Laplena, Rosanna Mallemi, Verbumcaudo

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