Modica: seminario di Assod e CSVE sulle competenze degli operatori del terzo settore

Il vecchio adagio funziona sempre. Se l’unione fa la forza, il refrain assume maggiore valore quando si parla di competenze del terzo settore.

Mettendo insieme pubblico e privato, si può ambire a tagliare i traguardi prefissati da Agenda 2030 con l’obiettivo, per il mondo del volontariato, di accrescere le competenze degli operatori.

E’ uno degli aspetti più suggestivi emersi nel corso del seminario di approfondimento promosso, sabato mattina, da Assod onlus e dal Csve, nella sede di Icotea hub a Modica, che, nel contesto dell’Anno europeo delle competenze, si stanno adoperando per attivare buone pratiche finalizzate a investire nella formazione.

Il fine è superare la carenza di manodopera e responsabilizzare quante più persone possibile a partecipare attivamente alle transizioni, attualmente in corso, del mercato del lavoro attraverso la formazione continua.

“Il nostro è un settore – ha detto Marco Santoro, consulente sociale Ets – in cui è possibile accrescere queste competenze. In gioco, in un’esperienza di volontariato, se ne possono mettere molte: dalla responsabilità all’empatia, dalla flessibilità alla motivazione, dalla necessità di leadership a quella di lavorare in gruppo. Sono tutte capacità che oggi ci vengono richieste anche nel mercato del lavoro. Ma deve esserci anche l’abilità, da parte dei rappresentanti degli enti del terzo settore e delle istituzioni formative, di dialogare tutti insieme per creare quelle condizioni affinché queste attività, queste competenze trasversali, possano essere certificate così da consentire ai giovani che si impegnano in un’attività di volontariato di potere ambire ad un posto di lavoro di qualità e che sia soprattutto consono al proprio percorso di studi”.

Un ragionamento a cui ha fatto eco la riflessione di Salvo Raffa, presidente Csve, presente assieme al consigliere Marco Carnemolla. “Oggi dobbiamo svestirci dai panni dell’io – ha sottolineato Raffa – e indossare quelli del noi. Non è pensabile curare, anche sui piani formativi e men che meno rispetto a quello del volontariato, il proprio orticello. Dobbiamo, piuttosto, sentirci tutti parte di un unico sistema, remare verso la stessa direzione”.

Tommaso Barone, fondatore di Icotea hub, ha sottolineato che “la formazione continua non riguarda solo il lavoro ma ci aiuta anche a crescere come persone, aprendoci mentalmente, offrendoci nuove prospettive e maggiore sicurezza nell’affrontare sfide personali”.

Salvatore Mandarà, consigliere nazionale Avis, ha posto l’accento su quella progettualità che “permette ai nostri giovani di crescere raggiungendo quelle competenze necessarie che permettono loro di compiere quei passi che magari prima non si poteva pensare di potere effettuare. E il tutto inquadrato nel contesto di quelle necessità che oggi possono essere sostenute al meglio di quelle che sono le nostre nuove intelligenze, guardate all’interno della tutela di un diritto alla salute così come, tra l’altro, sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione”.

Carla Belluardo della scuola per assistenti sociali Stagno D’Alcontres, con sede a Modica, ha chiarito quali sono le finalità dell’istituzione scolastica “finalizzate a fornire risposte formative sempre più efficaci e rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro, puntando sempre di più sull’attività di co-progettazione e co-programmazione con le parti sociali e con gli altri enti presenti sul territorio, sia istituzioni che enti di terzo settore”.

Enzo Guastella, presidente di Aster Formazione e Lavoro, ha raccontato l’esperienza di un ente “il cui obiettivo – ha detto – è coinvolgere le imprese, le associazioni, le cooperative e tutti quei soggetti che vogliono intraprendere un percorso di crescita professionale. Monitoriamo costantemente le opportunità che la Regione, i ministeri e la comunità europea mettono a disposizione per tutti quei soggetti che vogliono accrescere le proprie competenze. E’ arrivato il momento di innovare e soprattutto di studiare i continui cambiamenti”.

Da segnalare anche le testimonianze di alcuni volontari del servizio civile, tra cui quella di Giusy Floridia, che hanno illustrato qual è stata la loro percezione della giornata, manifestando la propria soddisfazione per i risultati raggiunti. Durante il seminario formativo, sono arrivati i saluti istituzionali da parte degli assessori ai Servizi sociali e allo Sviluppo economico del Comune di Ispica, rispettivamente Giulia Schuller e Tonino Cafiso, della consigliera comunale di Ispica, Mary Ignaccolo, e dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Modica, Chiara Facello, oltre che del commissario straordinario Iacp di Ragusa, Paolo Santoro. Collegato online anche l’on. Antonio Giordano, componente della XIV commissione Politiche dell’Unione europea, che ha illustrato quali, rispetto ai temi oggetto dell’approfondimento, le strategie in fase di attuazione.

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