Modica – Più che la prima sconfitta della stagione costata l’eliminazione alla sua squadra, il presidente del Frigintini, Salvatore Colombo non ha “digerito” (con tutte le ragioni di questo mondo) l’atteggiamento deplorevole avuto da un calciatore del Città di Avola alla fine del match di ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa Italia disputatasi al “Meno Di Pasquale” che ha permesso alla formazione aretusea di staccare il pass per il turno successivo.

Al fischio finale del direttore di gara Francesco Carlo Pio Benvissuto di Enna (che si spera abbia preso dei provvedimenti perchè insieme ai suoi due collaboratori, Bryan Sanfilippo ed Elena Sedda di Catania era nelle vicinanze e quindi hanno sentito e visto tutto), infatti, un calciatore dell’Avola che era sul terreno di gioco perchè aveva partecipato all’incontro subentrando a partita in corso dalla panchina, ha apostrofato con parole razziste il calciatore del Frigintini Arafa Wally .

Episodi che non fanno bene al calcio e allo sport in generale a cui non si vorrebbe mai assistere in un paese come l’Italia e soprattutto in Sicilia da sempre dimostratasi accogliente verso i più bisognosi.

Il massimo esponente del sodalizio modicano non ci sta a far passare in silenzio questo episodio di assoluta discriminazione e chiede a chi di dovere che siano prese delle decisioni per far si che un simile episodio che ieri ha “macchiato” una bella giornata di sport non si verifichi più soprattutto nel mondo dello sport da sempre volano di aggregazione.

“Sono profondamente deluso dal comportamento di alcuni atleti avolesi che – tuona il presidente Colombo – nonostante il successo e il passaggio del turno, meritatamente perché hanno disputato una buona gara, hanno avuto un comportamento deplorevole. Sono andato personalmente nello spogliatoio della formazione di casa per complimentarmi con loro per il passaggio del turno, ma allo stesso tempo non potevo sottacere su un episodio che spero di non commentare più in futuro. E’ successo, infatti, che al termine della gara mentre ci stavamo dirigendo verso gli spogliatoi il calciatore Pandolfo apostrofava il nostro atleta Arafa Wally con la disgustosa frase «negro di m…a». Buon per lui che – continua – il nostro calciatore ha mantenuto una calma glaciale perché altrimenti a quest’ora probabilmente staremmo parlando di qualcos’altro. Spero vivamente che – conclude Salvatore Colombo – questi episodi non abbiano a ripetersi e rivolgo un invito a chi ha la responsabilità della correttezza delle gare affinchè vigilino sul comportamento di qualche calciatore che si lascia andare ad affermazioni che potrebbero nuocere alla regolarità e correttezza nel corso delle gare”.