La tragedia di Militello getta un’ombra sul folklore delle feste patronali? Gli organizzatori lo escludono
La grave disgrazia registratasi nei giorni scorsi in occasione di una festa patronale, induce ad alcune considerazioni, in tema di sicurezza.
La tragedia accaduta a Militello Val Di Catania dove un uomo ha perso la vita durante la festa patronale del Santissimo Salvatore, proprio al momento dell’uscita del simulacro, quando il tubo spara coriandoli che si trovava sulla scalinata, per cause in corso di accertamento, è volato ad altissima velocità precipitando poi sui fedeli, riporta l’attenzione sulle feste patronali e sul fatto che molto spesso vengono criticate soprattutto per la parte folkloristica che qualcuno sostiene abbia poco a che fare con quella religiosa.
C’è chi chiede una forte presa di posizione della Chiesa ritenendo che tutto ciò che è collaterale alla parte religiosa sia eccessivo e superfluo ma in fondo, tutti noi sappiamo che questi eventi, senza la gioia ed il colore del folklore, non sarebbero la stessa cosa.
E mentre ci si chiede se questa tragedia poteva essere evitata la notizia, che ha fatto il giro del mondo, getta comunque un’ombra sulle feste patronali.
Questo sentore è arrivato anche ai comitati organizzatori della provincia di Ragusa che sono preoccupati ma anche abbastanza consapevoli di svolgere tutto in massima sicurezza e tendono infatti a precisare che il meccanismo e soprattutto gli strumenti utilizzati per sparare i coriandoli dalle ditte incaricate di questo tipo di intrattenimento nelle feste patronali del ragusano, come a Comiso o a Ragusa stessa, è diverso rispetto a quello utilizzato nella festa di Militello.
“Si tratta di un sistema molto più sicuro e moderno-spiegano alcuni organizzatori —perché l’accensione dello spara coriandoli non avviene più come un tempo utilizzando la polvere da sparo ma con un sistema automatizzato che non fa altro che riprodurre il movimento manuale che viene fatto quando si utilizza uno spara coriandoli più piccolo. Non c’è nessun tipo di pericolo su questo possiamo garantire. Non vogliamo che adesso si punti il dito nei confronti delle feste. L’imprevisto o l’incidente può accadere ovunque”
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