Assistenza socio-sanitaria: i progetti dell’Asp di Ragusa, i fondi trovati e quelli da trovare

L’ASP di Ragusa avvia 60 Progetti Terapeutici Individualizzati per pazienti psichici. La bella notizia arriva dall’azienda sanitaria che annuncia un nuovo strumento di assistenza socio-sanitaria grazie al Budget di Salute.

L’Asp prenderà in carico 60 assistiti attraverso Progetti Terapeutici Individualizzati (PTI), di durata biennale, tramite i quali sarà possibile stabilire un percorso di cura personalizzato che tenga conto delle esigenze specifiche del paziente e della sua famiglia.
Il Budget di Salute, introdotto con la Legge regionale n.17/2019, è uno strumento che permette ai pazienti di accedere a prestazioni sanitarie e socio-sanitarie non previste dal Servizio Sanitario Nazionale. I PTI sono co-gestiti da un ente pubblico e da un ente privato sociale, che si impegnano a collaborare per realizzare il progetto assistenziale. L’ente pubblico è responsabile della definizione degli obiettivi e della sua attuazione, mentre l’ente privato sociale è responsabile della fornitura dei servizi e delle attività previste dal progetto.
Le richieste di partecipazione dovranno pervenire entro il termine dei 30 giorni dalla pubblicazione degli atti.

Ma per un progetto che parte ce n’è un altro su cui interviene in queste ore il Dipartimento Sanità FP-CGIL di Ragusa.

Da tempo immemorabile l’ASP di Ragusa di concerto con le OO.SS. ha attivato dei canali per supplire a delle carenze normative o di sistema che generano criticità fra le fasce più deboli del tessuto sociale; particolare attenzione è stata riservata a pazienti affetti da gravi patologie spesso irreversibili, quali S.L.A. e simili.

L’aspetto quanto meno discutibile della vicenda riguarda il finanziamento di tali servizi erogati a progetto e non istituzionalizzati o forse non istituzionalizzabili. Infatti, i fondi negli anni sono stati assicurati grazie allo spirito di solidarietà delle OO.SS. informate dall’ASP sempre a qualche settimana dalla scadenza del progetto o a progetto finito.

Puntualmente, la FP-CGIL, così come tante altre sigle, di fronte alla scelta fra assistenza e reperimento dei fondi ma con motivata dichiarazione, ha dato per l’ultima volta l’assenso al prosieguo del progetto, non per il progetto in sé, che ci si augura possa essere istituzionalizzato ma riguardo al reperimento delle risorse necessarie che devono essere attinte da altri capitoli di spesa.

Nel caso che l’ASP non ritenesse opportuno istituzionalizzare il Servizio, la FP-CGIL insisterà perché si provveda a reperire i fondi in altro modo, un esempio per tutti: avvalersi di quanto disposto dell’art. 9 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 ma non dai fondi destinati ai lavoratori.

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