A 10 giorni dall’incendio all’aeroporto di Catania che ha mandato in tilt l’intero sistema dei trasporti aerei di tutta l’isola, purtroppo la situazione rimane caotica e per il ritorno alla normalità bisognerà ancora attendere.

Attualmente il traffico aereo al Fontanarossa è ancora ridotto a meno del 50% di quello canonico, nonostante gli importanti passi avavnti fatti grazie al lavoro dell’Aeronautica militare che ha montato delle tensostrutture necessarie alle operazioni pre-imbarco.

Sono ancora troppi, dunque, i viaggiatori sballottati a Comiso, Palermo, Trapani e tanti i disagi con file interminabili ed incertezze. Ancora incalcolabili i danni subiti dal settore turistico, sia a livello economico che di immagine. Una situazione sfuggita di mano, in un periodo culmine dell’anno.

Sono tanti a puntare il dito contro le istituzioni e contro di chi ha gestito l’emergenza, la Sac, la società di gestione dell’aeroporto con a capo l’amministratore delegato Nico Torrisi.

Il Presidente Schifani, ha dichiarato che per martedì 1 agosto, dal momento che entrerà in funzione la tensostruttura da 500 metri quadrati allestita dall’aeronautica militare, a Catania si passerà ad un’operatività di 14 voli.

Sul fronte delle indagini in queste ore è venuta fuori l’ipotesi che a scatenare l’incendio sia stato il cavo di una stampante.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato che dalla prossima settimana la situazione dovrebbe tornare alla quasi normalità, ma per tornare all’operatività del 100%, a Catania forse bisognerà aspettare quasi Ferragosto, quando le vacanze per molti saranno già finite. Un’estate da dimenticare.