Landini, segretario generale CGIL, parla del raddoppio della RG-CT e visita la Metra

Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, all’ombra del cantiere di inizio lavori del primo lotto del costruendo raddoppio della superstrada Ragusa – Catania ha affrontato il tema delle infrastrutture come strumenti di sviluppo.

Accompagnato dal segretario generale della CGIL Sicilia, Alfio Mannino, ha incontrato la stampa affrontando anche altri temi che riguardano il salario minimo, l’occupazione giovanile.

“I soldi pubblici non possono servire a privatizzare la gestione del servizio sociale e dei servizi in generale. La Ragusa Catania è una di quelle infrastrutture che deve supportare lo sviluppo del sistema industriale e produttivo del territorio. “Collegare Ragusa con Catania non è solo collegare due città ma vuol dire mettere insieme la storia, l’economia agricola soprattutto di Ragusa e dargli così una prospettiva”.

Poi la denuncia contro il Governo Meloni. “Non si ascolta il sindacato, non si fa la lotta all’evasione fiscale, non rinnova i contratti, attacca la magistratura ben sapendo che in un paese democratico la magistratura deve essere indipendente e non deve rispondere a questa o a quella forza politica”. Poi Landini conclude che non è il momento della autonomia differenziata né tantomeno di dividere il Paese più di quanto non lo sia adesso.

Sul nuovo codice degli appalti hanno parlato prima di Landini, Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa e Franco Cascone, segretario generale della Fillea CGIL di Ragusa.

La preoccupazione è che la liberalizzazione dei sub appalti possa annidarsi il pericolo della corruzione e del malaffare. L’attenzione della CGIL sugli organi preposti sarà alta e sarà monitorato quello che succede. Dopo trent’anni si inizia a realizzare un’importante infrastruttura ed è necessario preservarne la qualità e la sicurezza del lavoro e il rispetto die contratti di lavoro.

Maurizio Landini ha anche partecipato ad un’assemblea alla Metra, presieduta dal segretario generale della FIOM di Ragusa, Gabriele Celeghin. Sono stati trattati il tema del contratto, del potere d’acquisto dei salari soprattutto laddove la firma del contratto dei metalmeccanici ha dato un ottimo risultato in termine di recupero.

Sollecitazione da parte dei lavoratori sul tema di un aumento reale delle retribuzioni come è avvenuto in Germania. Ma questo avviene, è stato detto, perché il Governo tedesco è parte attiva nelle scelte e invita i privati ad aumentare le retribuzioni per adeguali al potere d’acquisto degli emolumenti rispetto al caro vita e all’inflazione. Gli sgravi fiscali consentiti in quel paese alle imprese danno la possibilità di aumentare le retribuzioni. Il governo italiano, è stato ribadito, è lontano da questa logica e nell’azione non è sufficiente a rinnovare i contratti emulati in questo dal settore privato.

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