Dopo la sentenza di assoluzione a Vittoria, resta la rabbia ma rinasce anche la speranza politica

A distanza di qualche giorno dalla sentenza che venerdì scorso ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto i fratelli Giuseppe e Fabio Nicosia, a Vittoria si continua a riflettere anche sui risvolti politici.
La sentenza ha messo nero su bianco, l’estraneità degli imputati da qualsiasi legame con la mafia e la parola fine ad una pagina buia della storia politica della città.

“Se pensiamo a come la nostra città sia passata alle cronache di tutti i tg per quella brutta notte
quando gli elicotteri sorvolarono Vittoria per inscenare degli arresti quasi cinematografici con
mitra e agenti antisommossa, è legittimo chiedersi adesso perché le stesse immagini delle
assoluzioni non facciano lo stesso giro”, così afferma Manuelmarco Migliorisi, giovane
imprenditore vittoriese, membro del Collettivo per una Vittoria Democratica e già presidente
dell’associazione culturale Èvviva.
“immagini brutte che venivano accompagnati dai brindisi e dalla gioia di chi per anni non era riuscito
a sconfiggerli politicamente ed elettoralmente ed era convinto che in questo modo si fosse
liberato di loro.”
“Il tempo ci ha dato ragione anche se continua Migliorisi – questa assurda vicenda ha condotto anche allo scioglimento e ha permesso di ritornare a ricoprire la carica di primo cittadino a chi la città aveva escluso per decenni dalla scena politica”.
“In tanti stanno manifestando vicinanza a Pippo e Fabio ma sicuramente mi hanno colpito molto le
parole della consigliera e amica Sara Siggia durante il consiglio comunale aperto della sera
successiva all’assoluzione. Parole che sicuramente sono state mal digerite dal gruppo consiliare del
PD con assessori in testa, che vittime forse di un acido “politico” richiamavano il rispetto
dell’ordine del giorno. Paradossale che un partito in cui Pippo e Fabio hanno militato per anni e che si professa garantista non dedichi nemmeno due righe per chiedere scusa della estraneità con la quale ha gestito la vicenda”
“Ma credo che la vicenda abbia poco di politico, se non la paura del rimpasto che aleggerebbe in
caso di difformità dal pensiero unico, infatti non posso che salutare con favore le parole del
Presidente del Circolo Locale Branchetti, che ha rivendicato la sua appartenenza alla giunta Nicosia
spesso dimenticata da altri ex ed attuali assessori, e del presidente provinciale dei GD Giovanni
Macca, che in questi anni sino al suo ultimo post ha sempre assunto un atteggiamento di vicinanza e di oggettività su una vicenda che il PD locale e nazionale ha gestito con l’unico fine di togliersi di mezzo due temibili avversari politici come i Nicosia.”
“Tuttavia” – chiude Migliorisi – “anche se la sentenza non potrà restituire quanto perso in questi
anni a Pippo e Fabio tuttavia ridà speranza e fa riaffiorare la speranza che per dieci anni abbiamo
vissuto a Vittoria”
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