Si preannuncia un’estate rovente sul fronte rifiuti in Sicilia. La sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa che conferma che il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale della discarica Oikos, in territorio di Motta Sant’Anastasia, è illegittimo provocherà senza ombra di dubbio delle conseguenze tali da poter tornare a parlare di emergenza lo conferma anche il deputato regionale del Pd Nello Dipasquale.

“La decisione del Cga, dichiara Dipasquale, fa temere una nuova stagione di emergenza rifiuti e la soluzione che sembra delinearsi, quella dell’invio all’estero dell’indifferenziato, è grave tanto quanto il problema se si pensa che i costi lieviteranno”.

L’impianto di smaltimento dei rifiuti è strategico per tutta l’area orientale della Sicilia quindi non potrà più ospitare rifiuti provenienti dalla provincia d Ragusa, perché, come si evince dalla sentenza, che fra l’altro è definitiva, si trova a una distanza inferiore a tre chilometri dal perimetro urbano di Motta Sant’Anastasia.

 E se certamente per gli abitanti della zona si tratta di un lieto fine non si può dire lo stesso per la nostra provincia. “Adesso i cittadini pagheranno attraverso la Tari o indirettamente mediante vari finanziamenti questo costo, denuncia il deputato ragusano, un costo che però è interamente addebitabile alla gestione fallimentare del governo di destra targato Musumeci di cui il governo Schifani è la prosecuzione. In cinque anni di governo di destra non è nato un impianto che potesse rispondere alle esigenze dell’Isola. Il governo Musumeci prima e quello Schifani dopo hanno fin ora preferito gettare fumo negli occhi parlando di termovalorizzatori e nient’altro”.

Di Pasquale aggiunge che: “Da anni poniamo il problema e rimaniamo inascoltati. Serve un cambio di passo serio basta alla politica degli annunci serve un governo a lavoro sui dossier. Da mesi siamo in attesa di una proposta, di una riforma, della dimostrazione di attenzione verso uno dei problemi dei siciliani. Quella che constatiamo è invece la sola attenzione al potere e agli equilibri di una maggioranza che sta riuscendo a peggio di quanto si potesse immaginare, dato che non sta facendo niente“.