Scicli – Sono rinchiusi nella casa circondariale di Potenza i fratelli Roberto e Mauro Gesso, 50 anni il primo, 43 anni il secondo.

I due fratelli sciclitani entrambi con precedenti penali di tipo associativo e per traffico di stupefacenti, sono accusati del duplice tentato omicidio, reato commesso ieri poco prima di mezzogiorno in centro a Scicli ai danni di un imprenditore sciclitano e del figlio entrambi ricoverati in ospedale a Ragusa.

Nell’attesa dell’udienza di convalida dell’arresto i due sono rinchiusi nel carcere lucano a disposizione della Procura della Repubblica di Lagonegro.

I due fratelli, dopo aver commesso il reato sono fuggiti a bordo di una Fiat Croma nera dirigendosi verso il Nord.

Le indagini scattate subito dopo l’agguato,da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa e del Nucleo Operativo di Modica, hanno permesso di risolvere il caso nel giro di poche ore.

Da subito i Militari dell’Arma, che durante le ricerche hanno anche trovato in una casa di Sampieri un fucile a canne mozze che presumibilmente è quello usato per compiere il tentato omicidio, hanno monitorato i movimenti dei due fratelli e dopo aver avuto la certezza che i due avevano lasciato la Sicilia e imboccato la Salerno – Reggio Calabria, hanno allertato il personale della Polizia Stradale che ieri pomeriggio poco dopo le18 li ha fermati.

Adesso bisognerà chiarire i motivi dell’agguato, anche se visto che qualche mese uno dei due fratelli ha avuto un violento litigio con il figlio dell’imprenditore titolare di una casa di riposo, si fa sempre più concreta l’ipotesi di un regolamento di conti.