Raddoppio Ragusa-Catania: avvio dal sapore elettoralistico, ma comunque importantissimo

In verità i lavori per la realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania sono iniziati già da qualche giorno e oggi si è trattato solamente di un finto atto d’avvio dal sapore esclusivamente elettoralistico.

Nonostante questo, si tratta, comunque, di un traguardo importantissimo per la realtà iblea. La pensa così anche il parlamentare regionale del Partito Democratico Nello Dipasquale, già sindaco di Ragusa, che commenta la riunione di questa mattina a Catania, alla presenza del ministro Salvini, per salutare il via dei lavori dell’importante infrastruttura.

“Ho seguito personalmente, nei diversi ruoli ricoperti nel tempo, ma sempre in prima linea l’iter di questa opera passo dopo passo – racconta Dipasquale – fin da quando, da primo cittadino di Ragusa, sono stato il fautore del project financing per la sua realizzazione. Da allora sono passati quasi quindici anni. Una inezia rispetto al tempo che ha dovuto attendere la comunità iblea, tra annunci, clamori, stop, marce indietro e nuove ripartenze.

Da parlamentare regionale ho visto e contribuito, promosso e partecipato in prima persona a tutte le tappe che ne hanno concretizzato il percorso: nel 2016 la firma della concessione tra l’impresa e il Ministero, poi  nell’aprile del 2017 l’avvio delle procedure per l’esproprio dei terreni interessati dal tracciato dell’arteria; ad ottobre 2017 e a novembre dello stesso anno, prima il rilascio della VIA-VAS dall’assessorato regionale Territorio e  Ambiente (Governo Crocetta) poi il rilascio della VIA-VAS dal Ministero dell’Ambiente (Governo Renzi).

Da quel momento una serie di alti e bassi, qualche mobilitazione di protesta, marce lente e quella a piedi (il sottoscritto nel luglio 2019 ha percorso la Ragusana a piedi, in 24 ore, per chiedere lo sblocco delle opere lasciate nei cassetti romani). Abbiamo festeggiato tutti insieme quando l’allora ministro PD De Micheli annunciò lo stanziamento di 750milioni di euro per la Ragusa-Catania. E abbiamo festeggiato anche il 17 marzo 2020 con l’approvazione del progetto da parte CIPE”.
“Tutti traguardi che si sono concretizzati grazie anche all’impegno collegiale di un territorio, delle associazioni di categoria e dei sindacati – dice ancora il parlamentare dem – una comunità che ha saputo lottare contro ogni previsione e contro chi voleva che la provincia di Ragusa restasse confinata nel suo piccolo fazzoletto di Sud-Est e, forse, lo vuole ancora”.

Lasciando alle spalle ogni polemica, adesso la cosa più importante è che ci sono le ditte al lavoro e che avranno a disposizione poco più di tre anni per completare i lavori già avviati su quattro lotti diversi, per 1 miliardo e mezzo di euro, e sui quali bisognerà tenere alta l’attenzione a prescindere dalle campagne elettorali.

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