Modica: il terzo settore interroga i candidati a sindaco sulle politiche sociali. Ecco le risposte

Quattro domande per i tre candidati a sindaco di Modica. Sono state quelle poste ieri nell’incontro promosso dal Forum del Terzo Settore, Coordinamento “Pro Diritti H”, il Centro Servizi Volontariato Etneo (CSVE), Associazione ModicAltra e dal Comitato promotore degli Stati Generali del Welfare, che si sono dati appuntamento nei locali del CSR di Modica.

Un appuntamento pensato per tutti i comuni della provincia che andranno al voto il 28 e 29 maggio e che si è già svolto a Ragusa.

Non si è trattato di un vero e proprio confronto, i candidati infatti hanno avuto a disposizione, separatamente, poco meno di un’ora per rispondere alle stesse domande su temi condivisi, ritenuti centrali per il futuro delle politiche sociali della comunità, incentrate su tematiche quali co-programmazione e co-progettazione, rigenerazione urbana, lavoro, disabilità.

In particolare, Giovanna Scifo, che ha parlato a nome del coordinamento degli stati generali ha puntato l’attenzione con la prima domanda sull’importanza del rapporto tra enti locali e gli enti del terzo settore nel campo del welfare locale e delle politiche sociali, un rapporto che però non sempre viene coltivato perché spesso i tempi e le modalità delle convocazioni delle riunioni spesso non consentono una reale e ampia partecipazione delle realtà territoriali interessate. A questa sollecitazione i candidati hanno risposto ognuno con la propria esperienza.

Ad iniziare è stata la candidata Ivana Castello:

I servizi sociali e tutte le problematiche legate al settore sociale mi riguardano in prima persona perché da oltre quindici anni faccio la volontaria presso associazioni che si occupano di disabili. Quando ho iniziato a fare volontariato l’ho fatto essenzialmente per me stessa, per una soddisfazione personale ma poi frequentando i ragazzi quello che all’inizio facevo con senso del dovere perché mi ero presa questo impegno e diventato un bisogno, non riuscivo a fare a meno di stare con loro, di condividere il mio tempo con loro, di giocare con loro. In realtà ho capito alla fine che era più quello che loro davano a me che quello che io potevo fare per loro. Mi hanno aiutata a superare momenti difficili perché loro mi sostenevano e sono diventati i miei amici. E da li senza un titolo personale ho capito che frequentandoli oltre ad avere instaurato questo rapporto con loro ho capito quale era il loro disagio che poi è forse più nostro perché loro vivono e basta. Ho fatto questa premessa perché ritengo che sia necessario anzi obbligatorio pensare che tutte le iniziative rivolte ai soggetti più svantaggiati devono essere fatte solo da chi conosce le loro reali esigenze e questo lo si può fare solo coinvolgendo tutto il mondo che gira intorno a loro dalle famiglie alle associazioni. Non si può quindi pensare a nessuna programmazione se non includendo il terzo settore. L’obiettivo è quello di rendere queste persone con una disabilità più indipendenti possibili, noi non dobbiamo avere pena di loro ma considerarli parte integrante di questa società, hanno solo bisogno di essere aiutati

Poi è stata la volta di Nino Gerratana che ha risposto brevemente sottolineando l’importanza del coinvolgimento delle associazioni che devono avere un ruolo fondamentale nella proposizione dei progetti da attuare.

Ho vissuto dall’interno quelle che sono le criticità della macchina amministrativa, ha dichiarato la candidata Monisteri, e mi scuso come prima cosa se abbiamo avuto delle mancanze rispetto a questo settore. Ho osservato dall’interno quello che era necessario fare. Ed infatti nel primo punto del mio programma ho parlato di Modica città inclusiva. Il punto di forza è stato quello di aver osservato e poter attuare e riparare a ciò che non si è potuto fare. Sono io che dico a voi oggi di collaborare, calendarizzando dei tavoli di lavoro in base agli ambiti”

La seconda domanda è stata posta da Fabio Sammito direttore della Caritas di Noto ma che ha parlato per conto dell’associazione ModicAltra che ha puntato invece l’attenzione sul problema del consumo di suolo e sulla possibilità di recuperare i numerosi immobili vuoti incentivando anche le politiche di ripopolamento di alcune zone della città. Anche rispetto a questo i candidati hanno risposto tenendo conto del loro programma.

Noi già come coalizione siamo in linea con quanto proposto da ModicaAltra e abbiamo sottoscritto l’impegno che ci hanno sottoposto. Ha dichiarato la Castello. Abbiamo intenzione di redigere un Piano Urbanistico Generale (PUG) che propone uno sviluppo urbano sostenibile, che recuperi gli edifici abbandonati cercando di capire concretamente affidandoci anche alle associazioni quali sono quelli che potrebbero essere utilizzati e quale scopo. Ovviamente dando priorità ai giovani che vivono questa esigenza di avere un posto dove incontrarsi. Ma punteremo anche sul recupero del verde pubblico che è un certamente uno dei punti dolenti di questa città. Ad esempio, nel momento in cui capiamo che questi immobili vuoti in città non possono essere recuperati al loro posto potremmo realizzare delle aree verdi. Cercheremo di tutelare il territorio, evitando che si costruisca in maniera selvaggia, e recuperando il patrimonio costituito dalle nostre ville.”

Nino Gerratana ha parlato, rispetto a questo punto, della necessità di mettere dei vincoli in aree specifiche, di realizzare verde pubblico e la necessità di ripopolare il centro storico da Modica Bassa a Modica Alta incentivando chi decide di decide di vivere in queste zone dando gratuitamente per dieci anni le case che sono chiuse e vogliono essere ristrutturate ma anche realizzando dei servizi. Tutto questo è possibile farlo a costo zero.

“La prima cosa fondamentale da fare è quello che bisogna rivedere il piano regolatore, ha dichiarato la candidata Monisteri, che è vecchio e bisogna essere rivisto in base allo stato dei fatti. Si tratta di un piano ingessato. Purtroppo, le aree dove si sta costruendo sono aree edificabili dove è possibile costruire. Per quanto riguarda gli incentivi per il ripopolamento del centro storico sono già stati dati e riproporremo questa opportunità. E lo stesso deve essere fatto per le attività commerciali”

A porre la terza domanda Giovanna Di Falco in rappresentanza del Coordinamento “Pro Diritti H” che ha puntato l’attenzione sulle azioni che i candidati hanno intenzione di intraprendere proprio tenendo conto di quelle che sono tutta una serie di criticità delle persone con disabilità e delle loro famiglie sia quando queste ci sono sia per quanto riguarda anche il Dopo di Noi.

Parto dal Centro Diurno perché è una delle problematiche che affrontiamo quotidianamente da consiglieri. Molte famiglie lamentano la mancanza di posto per il proprio figlio visto che ad oggi i posti sono limitati. Quindi è necessario ampliare l’offerta sia per i ragazzi che per le famiglie. Nel programma abbiamo inserito la costituzione di un polo specialistico dei servizi sociali e del volontariato da realizzare mediante il recupero e la ristrutturazione dei locali adiacenti all’ex Tribunale di Modica (c.da Sorda) dove svolgere  funzioni di consulenza, assistenza e ascolto per le persone in difficoltà ma anche che possa costituire un Centro di assistenza per il sostegno alle famiglie con disabili gravi e svolgere funzioni di formazione dei disabili per fini ricreativi e per l’acquisizione di abilità manuali al fine di inserire quei disabili che possono farlo nel mondo del lavoro e dare loro così non solo assistenza ma anche autonomia. Per quanto riguarda il Dopo di Noi anche li è necessario creare un centro che possa accogliere il disabile che rimane senza il sostegno della famiglia e possa quindi trovare un luogo dove vivere e continuare a svolgere le attività necessarie”

Il candidato Gerratana ha puntato l’attenzione sulla necessità di abbattere le barriere architettoniche ma in generale sulla necessità che il Comune si faccia carico delle richieste di tutte quelle persone che hanno bisogno di assistenza perché queste persone non possono aspettare nemmeno un giorno. Non solo è necessario fare una concertazione all’interno del distretto che permetta ai comuni di collaborare.

La candidata sindaco Monisteri ha risposto sulla Bandiera Lilla e alle numerose sollecitazioni che sono arrivate proprio sulla difficoltà, nonostante il riconoscimento, di accesso a molti luoghi da parte dei disabili, uno fra tutti Palazzo San Domenico, ma non solo. La candidata ha risposto elencando le azioni poste dalla precedente amministrazione sia in città che a Marina di Modica. “Quasi il 90%, ha dichiarato, delle nostre strutture anche sportive sono accessibili”

Su questo punto è stato sottolineato che è necessario prendersi cura soprattutto di quei disabili che non possono nè lavorare né fare sport e che purtroppo sono la maggior parte.

La domanda conclusiva è stata posta dal Presidente dell’Anfass di Modica Giovanni Provvidenza, in qualità di Portavoce del Forum del Terzo Settore di Ragusa, che ha voluto fare un po’ il riassunto di quanto detto durante l’incontro e che ha chiesto ai candidati di ribadire il loro impegno sulle tematiche trattate e soprattutto di indicare quale tipo di welfare immaginano per la città, specie nel rapporto tra privato sociale ed ente pubblico.

Il mio impegno è quella di coinvolgere tutte le associazioni per una co-progettazione da cui è fondamentale partire perché solo grazie alle competenze e le conoscenze del terzo settore il Comune si possono pensare e realizzare dei progetti che rispondano alle esigenze reali dei disabili, delle famiglie, degli anziani ma in generale di tutte quelle persone che sono in difficoltà”

“Il nostro programma parte proprio dal sociale, ha dichiarato Nino Gerratana, con l’istituzione di un Fondo di emergenza che creeremo rinunciando al 50% della nostra indennità che sarà a disposizione di quanti hanno bisogno e che non possono essere aiutati dal Comune. Per le mamme sole, per le donne che vogliono fare impresa, per chi non può nemmeno pagare una bolletta, per chi non può usufruire del servizio scuolabus” poi ha lasciato la parola all’assessore designato Tato Cavallino

La Monisteri invece per l’ultima domanda ha lasciato direttamente la parola a Chiara Facelo, assessore ai servizi sociali designata dalla candidata.

Un dibattito proficuo che dimostra come ci sia tanto da fare e come sia importante incentivare soprattutto la comunicazione e l’ascolto affinché il terzo settore possa essere veramente parte integrante della progettazione e del futuro delle politiche sociali di questa comunità.

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