Modica, post datata di 40 anni la costruzione della botte “fumigatoria” di Tommaso Campailla

Tesi solida e dimostrata nella prima giornata dedicata alla “Scuola Medica Modicana”, dal dr. Giovanni Criscione

E’ quanto emerso, nella prima giornata dedicata alla “Scuola Medica Modicana”, evento realizzato dalla Società Modicana per la Storia Patria, presso la Pinacoteca della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi.

Davanti ad un folto pubblico, è stato dato il via alle tre giornate dedicate allo studio, alle ricerche e alle pubblicazioni relativi a quel fenomeno sociale e scientifico che abbracciando almeno dalla seconda metà del Cinquecento e sviluppatosi fino alla seconda metà dell’Ottocento, è stato indicato come “Scuola Medica Modicana”.

Ha aperto la serata il Presidente della Società Modicana per la Storia Patria, dr. Carmelo Cataldi, illustrando il piano dell’evento culturale e le motivazioni storico-culturali di questo evento, tracciando brevemente, per dare maggiore spazio agli altri due relatori, il dr. Giovanni Criscione e il dr. Giorgio Cavallo, il filo conduttore cronologico, personale e soggettivo del fenomeno, con breve illustrazione dei personaggi e degli uffici più indicativi relativi ai periodi ed agli aspetti medico-scientifici della così detta “scuola medica”.

L’argomento trattato dal dr. Giovanni Criscione, sicuramente lo storico per eccellenza, e forse in assoluto, sia biograficamente che bibliograficamente, dello scienziato modicano Tommaso Campailla, è stato quello sulla datazione della botte (una) “fumigatoria”, realizzata dallo scienziato secondo un suo modello preciso e differente da quelle già esistenti in molti stati europei.

Secondo lo studioso è stato consolidato il dato secondo cui il Campailla produsse la botte nel 1698, ma lo stesso ha dimostrato, seguendo un filo logico descrittivo, storico e bibliografico che invece la botte non è stata realizzata prima del 1738, ossia due anni prima della morte dell’autore stesso.

Il dr. Criscione ha supportato la sua tesi con lo stesso contenuto dell’opera del Campailla, in cui non appare alcuna menzione di questa “invenzione” e che soltanto dal 1738 invece si comincia a parlarne e indicarne l’esistenza. Lo studioso si è allungato ancora sulle opere dello scienziato descrivendone alcune sia nella rispettiva originarietà che costruzione del contenuto e stampa dei singoli volumi, contemplando anche le diverse edizioni succedutesi nel tempo.

Subito dopo ha preso la parola il dr. Giorgio Cavallo che ha dato un quadro generale di quella che furono le origini dei due antichi ospedali modicani, quello di Santa Maria della Pietà e quello “degli Onesti”, tratteggiandone scientificamente e storicamente gli aspetti più importanti e sconosciuti ai più.

Egli è stato in passato un cultore attento di questa tematica storica, realizzando addirittura un volume nel 2008 dal titolo “L’Ospedale degli Onesti”, dandone così un assaggio magistrale, che per la complessità e lunghezza dell’argomento verrà ripreso nelle prossime due giornate dedicate all’evento culturale.

Carmelo Cataldi, giorgio cavallo, Giovanni Criscione, Scuola Medica Modicana”, Società Modicana per la Storia Patria

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