Borseggiatrici e privacy: le accuse di fascismo non reggono, ma il cretinismo dilaga

( di Michele Giardina) – “Il cretinismo è una malattia d’origine infantile, se non addirittura congenita, contrassegnata da arresto dello sviluppo somatico e psichico con note di insufficienza tiroidea”. (Treccani)

La consigliera del PD, Monica Romano, con riferimento ai numerosi casi di borseggio denunciati da “Striscia la Notizia” dichiara papale papale:”Filmare i borseggiatori è violenza squadrista”. Sic!

Fascisti, dunque, gli inviati del telegiornale satirico, fascisti donne e uomini che seguono e condividono questi filmati e fascisti tutti quelli che fanno passaparola per divulgare il civile e solidale messaggio difensivo contro borseggiatori e ladri che più o meno suona così:”Fate attenzione voi che viaggiate, fate attenzione. Sui mezzi pubblici di trasporto e nei luoghi affollati … tenetevi ben stretti zaini e borse per evitare di essere derubati da abili delinquenti”.

Un segnale di civiltà o no? Altro che violenza squadrista. La violenza, gentile Monica Romano, parte dalla tua inaudita e terrificante affermazione, che non è assolutamente possibile condividere. Difendi i ladri e accusi di fascismo le persone che, in qualche modo, nel momento in cui cercano di respingere gli attacchi delinquenziali di borseggiatori senza scrupoli, lanciano anche un grido di allarme al governo per la mancanza di sicurezza e legalità?  

Ma ti rendi conto?

Nata a Milano il 12 aprile 1979, Monica Romano è un’attivista scrittrice e politica italiana. Nel 2006 lo Stato italiano, tramite sentenza del tribunale, le riconosce il nome Monica come nome legale. Del nome maschile dichiarato alla nascita, conserva a livello informale la sola iniziale, la “J”.

Da una parte – dice lei – per tributare memoria, affetto e testimonianza ai primi diciannove anni della mia vita, ma anche per dare rappresentazione di quella non binarietà che ho sempre sentito appartenermi”.

Scrittrice affermata, ha ricevuto diversi riconoscimenti. Nel 2021 si candida alle elezioni comunali a Milano con il PD a sostegno del sindaco Giuseppe Sala e con 938 preferenze diventa la prima persona transgender.

Era quello che voleva ed ha ottenuto. Buon per lei, ovviamente, ed anche per la comunità nazionale che vuole vivere in pace nel rispetto dei diritti civili, della libertà e della democrazia.

La signora Monica Romano ha chiesto di avere riconosciuto un suo diritto che, a seguito di una regolare sentenza del Tribunale, lo Stato le ha concesso. Bene. Fino a quando parliamo di diritti riconosciuti e rispettati da uno Stato libero e democratico, nulla da eccepire.   

Una donna intelligente e riformista come la Romano afflitta da cretinismo? Assolutamente no. Sarebbe da sciocchi pensare una cosa del genere. Tuttavia c’è da rimanere allibiti nel commentare quanto da lei dichiarato.

Assurda e inspiegabile la stupidaggine da lei sparata. Fosse stata afflitta da cretinismo … transeat. Qualcuno avrebbe trovato almeno un valido alibi per giustificare la sua minchiata. Ma non essendo cretina, c’è da sospettare che la poverina accusi il malessere di una ideologia intossicata e intossicante.

Becero e autopunitivo in effetti il tentativo portato avanti da alcuni mesi a questa parte da una folla di persone maledettamente incazzate, pericolosamente travagliate dalla demenziale fissazione di colorare di nero fascismo qualsiasi problema della vita sociale, mettendo a loro serio rischio coronarie e lume della ragione.

Vogliamo parlare del sesso degli angeli? Statene pur certi che queste persone, ossessionate dalla recente sconfitta, direbbero, a scanso di equivoci, che anche gli angeli, gli angeli tutti, a prescindere dal sesso, fascisti sono.

Michele Giardina

Foto di copertina tratta dal web

Comune Milano, Metropolitana, Milano, Monica Romano, Striscia la Notizia

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