Modica, nel reparto di Otorino lunghe liste d’attesa e pochi interventi chirurgici. Lettera aperta ai vertici Asp

Mancano gli anestesisti e quelli che vengono da Catania costano 120 euro l’ora

Lunghe liste d’attesa per interventi chirurgici nel reparto di Otorino a Modica. Il problema è stato sollevato da alcuni genitori che attendono ormai da mesi che i loro figli, con importanti problemi di respirazione, difficoltà di udito e altri disturbi, siano sottoposti ad intervento da parte del medico chirurgo ma ad oggi nessuna risposta.

E così hanno deciso di scrivere una lettera aperta indirizzata ai vertici dell’Asp di Ragusa.

Nella lettera i genitori mettono in evidenza che, riportiamo testualmente, “da qualche tempo c’è una certa rassegnazione da parte dei medici che ci aprono le braccia rispondendoci che le sedute operatorie assegnate sono molto poche e insufficienti per rispondere alle esigenze.”

Nella lettera dai toni piuttosto pacati dove si evince che l’intenzione non è quella di fare polemica ma di avere delle risposte: “Conosciamo bene la professionalità dei medici a cui ci siamo rivolti e non abbiamo dubbi sul loro dispiacere nel dover rispondere in questo modo, avvertiamo la loro impotenza su questo argomento” Per questo motivo concludono la lettera chiedendo a gran voce che si faccia qualcosa per rispondere al loro appello.

Noi abbiamo provato a fare qualcosa, a trovare le risposte che loro cercano contattando il Direttore Sanitario dell’Ospedale Maggiore di Modica ildott. Piero Bonomo, uno di coloro a cui è stata indirizzata la lettera, che senza giri di parole ci ha spiegato come stanno le cose e le cose purtroppo stanno messe davvero male.

Non ci sono medici anestesisti e questo ovviamente genera un problema complessivo per quanto riguarda gli interventi chirurgici di qualsiasi reparto. A Modica ci sono solo sei anestesisti che devono fra l’altro coprire i turni di rianimazione h24 e per effettuare gli interventi abbiamo dovuto sottoscrivere una convenzione con gli ospedali di Catania che sono gli unici ad avere un organico pieno e possono effettuare prestazioni aggiuntive che paghiamo profumatamente 120€ l’ora. Di norma dovrebbero operare dalle 8:00 alle 20:00 ma ovviamente spesso ci sono imprevisti e sono costretti a rientrare prima. Questa è la realtà dei fatti, senza scuse o giri di parole, questa è la situazione in cui siamo costretti a lavorare ormai da quattro anni e tutti ne sono a conoscenza”.

Una situazione davvero grave che costringe i medici ad effettuare massimo due interventi a settimana, con l’inevitabile allungamento delle liste d’attesa. Da qui la rassegnazione dei medici che non possono certo operare senza anestesista, ma mentre per quanto riguarda i medici del pronto soccorso sembrano essere in via d’estinzione, gli anestesisti ci sono ma i posti previsti dalla scuola di specializzazione, da quando è a numero chiuso, non sono sufficienti a soddisfare le richieste.

Ma di chi sono le responsabilità? “Avevo previsto questa situazione già dieci anni fa, dichiara Bonomo, era inevitabile che bisognava programmare il fatto che sarebbero andati in pensione un tot di medici che andavano sostituiti e questo è un problema che continua a ripetersi a causa proprio di una cattiva programmazione fatta dall’alto. L’intero sistema sanitario necessita di una riprogrammazione altrimenti la situazione andrà a peggiorare e i nostri Ospedali saranno costretti a chiudere. Tutti i nostri deputati sono a conoscenza della situazione da tempo ma nessuno fa niente. Bisogna che ad intervenire sia il Governo nazionale e regionale, bisogna che la Regione si faccia carico dei piccoli Ospedali, noi purtroppo come hanno sottolineato giustamente le famiglie siamo dispiaciuti ed impotenti”

Tutti i deputati sanno e nessuno fa niente dichiara il direttore Bonomo e noi non perdiamo nemmeno il tempo a chiederci perché, qual è il disegno di questa classe politica che ha deciso di non avere cura dei propri cittadini?

Sappiamo che nei prossimi giorni il Presidente della Regione Schifani sarà a Modica ad inaugurare il nuovo reparto di Rianimazione, ci viene da sorridere pensando a questa scena, pensando che si continuano ad inaugurare reparti senza medici.

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