Modica: l’iniziativa di Suolo Urbano in Via Silla, fa riflettere sulla necessità di salvaguardare gli spazi verdi della città
L’associazione Suolo Urbano ha organizzato, ieri mattina, presso la villetta di Via Silla a Modica un momento di incontro a contatto con la natura e i suoi prodotti.
Suolo urbano è un’associazione, dedicata al compianto Salvuccio Agosta, nata recentemente a Modica, dall’unione di diversi artigiani del territorio modicano ed ha l’obiettivo di promuovere i prodotti artigianali e tipici dell’agricoltura locale.
Inoltre si sono svolti anche dei giochi antichi come quello della ‘Ciapedda’ per far scoprire ai bambini come una volta bastava un pezzo di legno gettato più lontano nella sabbia per essere felici e soprattutto per stare in compagnia.
Oggi purtroppo prevalgono i giochi tecnologici pienamente in autonomia, abbiamo perso completamente l’importanza dell’unione e della condivisione anche in dei semplici giochi. Tutto ciò si è realizzato nell’unico punto di verde nel quartiere Sorda. Da sempre gli amministratori modicani hanno volutamente ignorato l’importanza del verde pubblico. Dobbiamo ricordarci che la natura è l’unica fonte di vita, che ci permette di vivere in quanto sprigiona ossigeno vitale per gli esseri viventi. Considerando che siamo entrati in piena campagna elettorale per le amministrative di fine maggio, invito tutti i candidati a Sindaco ad esporre i propri programmi in merito al verde pubblico.
Ricordo che l’Amministrazione uscente ha deturpato completamente il verde pubblico del quartiere Sorda. Recentemente è stata concessa la concessione edilizia per poter fabbricare in una delle ultime ville nel quartiere Sorda (ex villa Biscari di fronte la chiesa del Sacro Cuore). Tale villa è stata già abbattuta e sono già stati eretti i pilastri del palazzaccio. Credo purtroppo che l’ex villa Partenza, di fronte alla già citata farà la stessa fine. Tutto ciò è inaccettabile, poiché la natura vale molto di più del denaro che produce il calcestruzzo. Attualmente Modica ha pochissimo verde urbano, ma quel poco che resta dobbiamo salvaguardarlo con le unghie e con i denti.
Prendiamo spunto da queste bellissime iniziative, e da quei pochi ragazzi che ancora tengono alla natura. Auspico vivamente che queste iniziative vengano riproposte repentinamente ed impediamo piuttosto di gettare calcestruzzo ovunque. So che è un’enorme utopia, ma spero con tutto me stesso che i prossimi Amministratori della nostra città prendano a cuore l’importanza del verde pubblico.
Nele Vernuccio
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