Lavoratori precari Covid in Sicilia: dal 28 febbraio si brancola nel buio, appelli dal ragusano

Brancolano nel buio i lavoratori impegnati nell’emergenza Covid, la cui proroga dei contratti scadrà il 28 febbraio. Nessuna notizia ancora né riguardo alla stabilizzazione, né per una eventuale proroga dei contratti.

Sulla vicenda in queste ore si registrano diverse prese di posizione anche a Ragusa.

“Il governo regionale brancola nel buio” dichiara il deputato del Partito Democratico all’ARS, Nello Dipasquale, a margine dell’audizione dell’assessore alla Sanità, Giovanna Volo. All’ordine del giorno c’era la stabilizzazione dei precari dell’emergenza Coronavirus anche alla luce del decreto Milleproroghe. “Da parte dell’assessore nessuna risposta ai quesiti posti in Commissione – aggiunge Dipasquale – è assurdo che questi lavoratori siano tenuti con il fiato sospeso. Ho chiesto all’esponente del governo di attivarsi immediatamente per garantire certezze a una classe di lavoratori che è stata indispensabile nella lotta al Covid”.

“La proroga a partire dal primo marzo 2023 di tutto il personale Covid-19 in Sicilia e la revisione delle piante organiche delle aziende sanitarie per collocarli in base alla normativa di riferimento e alla luce della nuova organizzazione della sanità territoriale prevista dal PNRR. È quanto chiede al governo regionale il gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, con un ordine del giorno che sollecita pure la rimodulazione delle procedure dei concorsi banditi da Asp e Enti del Servizio Sanitario Regionale per allinearle a quanto previsto dal cosiddetto decreto “Milleproroghe”.

“Questi lavoratori hanno svolto un prezioso servizio a favore della Comunità in un momento tragico, acquisendo anche una notevole professionalità conquistata sul campo- sottolinea il capogruppo di FdI, Giorgio Assenza. Inoltre stanno continuando a prestare servizio, andando a colmare di fatto i diversi vuoti di organico delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale”.

“I settori sanitari in cui questi professionisti sono impiegati non possono privarsi di operatori che hanno dato e stanno continuando a dare il massimo”. E’ il senso dell’allarme lanciato dal consigliere comunale Mario D’Asta che ha scritto una missiva al sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, affinché, per gli ambiti di propria pertinenza, possa adoperarsi sollecitando anche la deputazione territoriale a rivolgersi a chi di competenza per trovare una soluzione. Allo stesso tempo, occorre prendere atto del ruolo positivo che stanno portando avanti i sindacati e affiancare a quest’ultimo l’azione di un manager dell’Asp 7 che ha bisogno del sostegno pieno delle istituzioni per portare a casa il risultato”. D’Asta sollecita anche l’avvio delle procedure di integrazione del personale tecnico all’interno dell’iter di stabilizzazione già previsto per  il personale sanitario e socio-sanitario senza dimenticare l’impiego di quel personale che era stato assunto in occasione dell’emergenza Covid.

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