Modica, amministrative, sale la febbre. Ultimatum di Sallemi (FdI) ad Abbate (Dc): “O partecipa al confronto o resterà da solo”

A Modica, in vista delle amministrative, si continua a lavorare in silenzio, anche troppo, ma, ovviamente, è solo un silenzio ‘apparente’ perché, in realtà, i partiti si confrontano, si incontrano, parlano per cercare di trovare ciascuno in casa propria, il nome del candidato migliore ma soprattutto per presentarsi alla città, sia destra che sinistra, con una coalizione forte e coesa.

Perché la vera novità di queste elezioni è proprio questa: è finita l’era delle liste civiche, gli elettori hanno dimostrato di voler dare fiducia nuovamente ai partiti e alle coalizioni ed infatti, sia a livello nazionale che regionale, a governare c’è una coalizione, in particolare quella del centrodestra.

Una coalizione in cui, Fratelli d’Italia, la fa da padrone e gli altri, ovvero Lega e Forza Italia, vivono di luce riflessa. Lo stesso si vorrebbe fare a Modica e a Ragusa, che sono i due comuni in cui ci si sta preparando ad eleggere il nuovo sindaco che guiderà la città per i prossimi anni.

 C’è però un problema, c’è chi proprio non accetta di fare parte di un progetto dove, il confronto, viene prima di ogni cosa.

Il deputato regionale modicano Ignazio Abbate, eletto nel partito della Nuova DC di Cuffaro, che ad oggi è alleato del Governo Regionale, continua a non partecipare alle riunioni della coalizione di centrodestra.

Proprio nei giorni scorsi, si è tenuto un tavolo, a cui hanno preso parte il senatore Salvo Sallemi coordinatore provinciale di FDI, il deputato Nino Minardo, segretario regionale della Lega e l’onorevole Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars per fare un ragionamento sulle città che andranno al voto.

Sono fortemente convinto, e lo sono anche i miei colleghi, ha dichiarato Sallemi, che solo uniti potremo presentarci agli elettori con un progetto forte ed è proprio per questo che il nome del candidato non può essere deciso autonomamente da uno di noi ma deve essere condiviso” Il riferimento all’on Abbate è chiaro: “Noi siamo aperti e disponibili al dialogo ma se Abbate continuerà a disertare gli incontri vuol dire che avrà fatto una scelta e andrà alle elezioni da solo.”

Tempi duri, quindi, per Ignazio Abbate che, ancora una volta, deve fare i conti con la scelta di essere stato eletto grazie ad un partito e di governare adesso all’interno di una coalizione di centrodestra.

Lui che ha voluto sempre essere indipendente, adesso, dovrà decidere da che parte stare o se continuare a rimanere da solo, presentando le sue liste civiche e contando solo sulla forza dei numeri. Basterà anche questa volta a vincere? Ma soprattutto il partito glielo concederà?

Può decidere di giocare in squadra a Palermo e da solo a Modica? Lo vedremo presto seduto attorno al tavolo della coalizione di centrodestra, oppure, a quel tavolo non si accomoderà mai? Tutte domande che attendono una risposta ma che allo stesso tempo dimostrano come, volenti o nolenti, tutti siano sottomessi alla corte di Abbate e nessuno ha la capacità di intraprendere la propria strada autonomamente, facendo sì che la decisione di rimanere da solo non sia lui a prenderla ma a subirla.

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