“Omaggio dei Musei Vaticani alla città di Noto”: tempo di bilanci con uno sguardo al futuro

Tempo di bilanci con uno sguardo al futuro per il Museo Diocesano di Noto in chiusura di un evento culturale che ha richiamato migliaia di visitatori.

E’ un bilancio dai numeri importanti quello relativo alla mostra intitolata “Omaggio dei Musei Vaticani alla città di Noto” che ha visto esposto a Palazzo Landolina il prestigioso “San Sebastiano” di Trophime Bigot” per gentile concessione dei Musei Vaticani. Migliaia sono stati i visitatori, italiani e stranieri che hanno potuto ammirare per tutti i mesi estivi e fino al 31 dicembre lo splendido dipinto di suggestione caravaggesca. Un successo frutto della sinergia tra la Diocesi di Noto, i Musei Vaticani, la società Ecclesia e l’Amministrazione comunale che è servito ad arricchire in maniera esponenziale l’offerta culturale della cittadina barocca e che vuole essere un preludio ad ulteriori collaborazioni ed iniziative.

E’ quello che auspica anche il Sindaco della città di Noto, dott. Corrado Figura che ha voluto evidenziare come questa virtuosa sinergia abbia consentito di realizzare una mostra che ha dato ulteriore lustro alla città: “Auspichiamo ulteriori collaborazioni tra la Diocesi, i Musei Vaticani ed il Comune, un rapporto che potrebbe portare alla realizzazione di un museo permanente a coronamento di un impegno che vuole alzare il livello dell’offerta culturale e di un percorso virtuoso che storicamente la città merita”.

“I numeri stanno dimostrando che Noto sta andando verso la direzione giusta, lo dice quel 40% di incremento di presenze turistiche rispetto agli anni pre-pandemia – dichiara ancora il primo cittadino di Noto – ed una virtuosa collaborazione tra la Diocesi, il Museo Diocesano ed i Musei Vaticani sarebbe davvero auspicabile. Per questo l’amministrazione comunale si mostra assolutamente disponibile a fare la propria parte e si dice grata a quanti hanno lavorato e stanno lavorando per far sì che questa collaborazione possa diventare duratura e continuativa”.

Ricordiamo che l’evento appena conclusosi è stato possibile grazie alla disponibilità del Vescovo mons. Antonio Staglianò, il dott. Andrea Carignani responsabile delle mostre dell’istituzione vaticana, la sensibilità e la grande professionalità della direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta ed il dott. Francesco Fratantonio, Presidente della Società Ecclesia per la gestione del Museo diocesano e i rapporti con i Musei Vaticani.

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