Passalacqua Ragusa battuta a Venezia, le biancoverdi lottano con coraggio, ma si arrendono alle lagunari

Reyer Venezia 82

Passalacqua Ragusa 74

Parziali: 27 – 16, 50 – 39, 71 – 57.

Reyer Venezia: Delaere 6, Yasuma 8, Fassina 15, Shepard 21, Kuier 10, Villa 16, Pan 5, Madera, Santucci ne., Nicolodi 1. All. Mazzon

Passalacqua Ragusa: Romeo 7, Consolini 8, Vitola 6, Attura 12, Ostarello 5, Juskaite 9, Dotto 2, Hampton 7, Anigwe 18, Mallo ne., Olodo ne., Di Fine ne. All. Lardo

Arbitri: Gagliardi, Frosolini, Di Gaudio

VeneziaRagusa lotta fino all’ultimo, ma alla fine si deve arrendere alle padrone di casa dell’Umana Reyer Venezia, che si aggiudicano il big match di giornata al termine di 40 minuti intensi, nei quali la Passalacqua è stata costretta sempre ad inseguire, pur rimanendo sempre in scia delle venete.

Con Hampton che era tornata ad allenarsi a inizio settimana dopo le noie fisiche ma che negli ultimi giorni è stata condizionata dall’influenza e Juskaite con appena un allenamento insieme alle compagne, coach Lino Lardo ha dovuto fare di necessità virtù, ma tutte hanno risposto presente, mettendoci gamba, spirito e voglia di vincere.

E così dopo essere stata anche sotto di 16 lunghezze la Passalacqua si è avvicinata nel quarto periodo di gioco quando si è portata sotto di 6, ma Venezia non ha accusato il colpo, è rimasta fredda ed ha portato a casa la partita che è finita sul punteggio di 82-74.

Per le biancoverdi, oltre alle doppie cifre di Attura e Anigwe, anche il buon esordio di Juskaite che ha fatto vedere sprazzi del proprio potenziale.

“Diciamo che 82 punti subiti sono tanti – dice coach Lino Lardo – e che dobbiamo certamente mantenere i nostri avversari con un punteggio più basso. In questo senso, la seconda parte del primo quarto ha indirizzato la partita e da lì siamo stati sempre costretti a inseguire. Di buono c’è stato il fatto che non abbiamo mai mollato e ringrazio Hampton che non stava in piedi e ha fatto quello che poteva al termine di una settimana molto difficile, oltre a Juskaite che aveva appena un allenamento oltre alla rifinitura. Ci manca uno step importante che è quello di essere più concreti in allenamento, lavorando tutti al completo. Questo non significa che oggi dovevamo perdere, però c’è la consapevolezza che se lavoriamo seriamente e duramente possiamo avere ampi margini di miglioramento. Quindi dobbiamo e possiamo pensare positivo. Juskaite? La ragazza si è presentata bene, sa giocare a basket: sono soddisfatto del suo apporto che ci permette di avere più soluzioni”.  

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