Modica: dopo l’incendio tre famiglie senza casa e nessun aiuto da parte del Comune. (Video e foto)

Oggi sopralluogo dello Iacp ma si prevedono tempi lunghi
(Nostro servizio particolare) – Dal 7 dicembre sono senza casa e nessuno ha fatto niente per aiutarli. Questa è la storia di tre famiglie che vivevano nelle case popolari di Contrada Treppiedi a Modica e che sono state obbligate a lasciare i loro appartamenti dopo l’incendio che si è sviluppato in un’abitazione del quinto piano e che ha danneggiato anche gli appartamenti del piano superiore e inferiore.

Solo oggi è stato fatto un sopralluogo da parte dei tecnici dello Iacp, alla presenza dei vigili urbani del comune di Modica, e dei tecnici de laboratorio per effettuare la verificata statica dell’edificio e adesso chissà ancora quanto si dovrà attendere per renderli agibili.

Ad intestarsi questa battaglia Patrizia Terranova che ricordiamo aveva fondato a Modica l’associazione antiracket e che ha deciso di costituire un comitato civico a tutela delle persone senza voce.
Patrizia Terranova spiega che il comitato aveva cercato di lavorare in silenzio per risolvere il problema senza ledere la dignità di queste persone ma dopo il comunicato stampa dell’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate che citiamo testualmente dichiara “Il Comune di Modica si è adoperato per mettere a disposizione delle tre famiglie degli alloggi temporanei” il Comitato si è sentito in dovere di intervenire per smentire categoricamente queste parole e spiegare come stanno realmente le cose.
E a proposito del Presidente dello Iacp di Ragusa Paolo Santoro non riusciamo a capire come mai l’on Ignazio Abbate non lo abbia chiamato preferendo in maniera piuttosto scorretta scavalcarlo per contattare un suo sottoposto il direttore dello Iacp di Siracusa che poi è anche il direttore di Ragusa.
Insomma, forse come dice Patrizia Terranova è il caso che non si giochi con le disgrazie delle persone che stanno veramente soffrendo per questa situazione e che si sentono abbandonati e soprattutto presi in giro come ci racconta Ignazio Provvidenza il coraggioso inquilino che ha rischiato la propria vita per salvare l’anziana donna cardiopatica che si trovava in casa e che era già svenuta a causa del fumo e dalle sue parole capiamo come ci sia tanta amarezza e preoccupazione per il futuro soprattutto delle persone anziane come la madre che soffre di Alzheimer e che lasciando la propria casa ha perso ogni punto di riferimento
L’ incendio ha devastato tutto ma la rabbia è che poteva essere spento se solo negli idranti ci fosse stata dell’acqua ma in realtà mancavano proprio le pompe come hanno appurato i Vigili del Fuoco e come dimostrano queste immagini.
Questa storia in realtà è solo un episodio che nasconde un problema più serio ovvero che queste persone sono completamente abbandonate a sé stesse. Il degrado in cui sono costrette a vivere non è ammissibile, nessuno dovrebbe permettere che anziani e bambini crescano in un ambiente così malsano, pericoloso, sporco, dimenticato come se questi cittadini non meritassero di vivere degnamente come tutti gli altri
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