Tornano le Province con l’elezione diretta. I deputati iblei divisi, scopriamo i favorevoli e i contrari

Iniziamo bene! Invece di guardare al futuro il nuovo governo regionale sembra proiettato al passato, se è vero com’è vero che, il neo Presidente della Regione Renato Schifani ha dichiarato: “Uno dei primi atti del mio governo dovrà essere quello di trovare una soluzione legislativa che permetta di reintrodurre le vecchie Province e con elezione diretta”.
Una dichiarazione che ha suscitato reazioni diverse fra i deputati regionali. Noi abbiamo intervistato quelli della Provincia di Ragusa.
Qui, sappiamo che l’ente di Palazzo del Fante è stato da sempre un punto di riferimento per il territorio ma soprattutto, un trampolino di lancio per numerosi politici, un passaggio, per alcuni, quasi obbligato, per poi spiccare il volo verso altri enti.
Ricordiamo che sono stati consiglieri provinciali, ad esempio, l’attuale deputato regionale Ignazio Abbate, prima di diventare sindaco di Modica e Orazio Ragusa prima di diventare deputato, due nomi a caso, ma non proprio, e adesso capirete perché.
Ad esempio, per il deputato regionale Ignazio Abbate, dopo l’importante risultato elettorale, si profila un assessorato e potrebbe essere proprio quello agli enti locali.
Su questo, l’on Abbate non si sbilancia ma basterà attendere otto giorni quando si insedierà l’assemblea regionale e da quel momento Il Presidente potrà ufficializzare anche la sua squadra assessoriale.
Intanto l’on Abbate ci fa capire che la questione gli sta molto a cuore e sottolinea, in linea con il Presidente Schifani, “la necessità di ritornare a far sì che siano gli elettori a scegliere i propri rappresentanti alla provincia per evitare che se così non fosse si tratterebbe solo di una scelta dettata da accordi politici”.
L’on Abbate sottolinea inoltre che è necessario rivedere i compiti delle province: “Due devono essere i compiti assegnati agli enti intermedi: la gestione dei rifiuti e quella dell’acqua. Questo permetterebbe di abolire tutti quelle società che di fatto oggi si occupano di questi due importanti settori e di concentrare, in un’ottica comprensoriale, tutto nelle mani della Provincia che però si occuperebbe solo di questo. Le strade, infatti, ormai sono quasi tutte di competenze dei comuni e così anche altri servizi. Non ha senso disperdere energie finanziarie in altre direzioni.”
Questa quindi la visione delle province del neo deputato regionale dell’Udc che potrebbe diventare la direzione del nuovo governo regionale se dovesse, come dicevamo, ricevere l’incarico di assessore proprio agli enti locali.
Ma come la pensano i suoi colleghi deputati della provincia di Ragusa? Restando dalla parte della maggioranza, il deputato regionale di Fratelli d’Italia Giorgio Assenza, anche lui in lizza per un assessorato o addirittura per la Presidenza dell’Assemblea Regionale, dichiara: “Mi sono sempre battuto contro l’abolizione delle province e di contro ho sostenuto la necessità di ritornare al voto diretto. Piuttosto sarei favorevole ad una rimodulazione del numero dei consiglieri e della giunta. Credo che sia necessaria una politica di decentramento di alcuni assessorati regionali, come ad esempio quello all’ambiente. In quest’ottica le province potrebbero svolgere un ruolo ancora più importante della Regione e ritornare ad avere quel ruolo di ente intermedio per cui sono state istituite.”
Diverse le considerazioni dei deputati di opposizione.
L’onorevole pentastellata Stefania Campo dichiara di “non essere contraria a prescindere” perché “non si tratta di una questione di governance ma di competenze. È necessario fare chiarezza per capire chi si deve occupare di cosa. A chi spetta la gestione di alcuni servizi e soprattutto con quali fondi. Fare magari un passaggio con gli enti che devono farsi carico della gestione di alcuni servizi e allo stesso tempo chiarire quali sono le funzioni che restano all’ente intermedio. Il nostro timore è che Schifani faccia esattamente quello che in cinque anni è stato fatto dal suo predecessore Musumeci, ovvero solo promesse”.
E a proposito di promesse per Nello Dipasquale quello del Presidente Schifani è solo uno “spot elettorale” e sottolinea che se si dovesse tornare al voto cambierebbe poco. “La soluzione, spiega l’on Dipasquale, è quella di dare risorse alle province. Senza i finanziamenti si può parlare di qualsiasi cosa ma la situazione resterebbe la stessa. Ne sono un esempio i comuni dove insiste una componente politica ma senza finanziamenti sono in difficoltà. Quindi la smettano di fare proclami elettorali anche perché avrebbe potuto sistemare le cose in questi cinque anni in cui sono stati al Governo ma non l’hanno fatto. Per cui, ripeto, si tratta solo di uno spot elettorale!”
E a proposito di elezioni, riesumare le province ed in particolare ritornare al voto per eleggere i suoi rappresentanti potrebbe essere anche un modo per sistemare coloro che sono stati sonoramente bocciati proprie alle scorse elezioni regionali, come ad esempio Orazio Ragusa, c’è chi parla infatti già di una sua possibile candidatura a Presidente della Provincia, ente che lui conosce molto bene e di cui è stato sia consigliere che assessore.
Ma ancora è troppo presto per parlarne, bisognerà capire se la parole del Presidente Schifani si trasformeranno in realtà o, come sostiene qualcuno, resteranno solo promesse elettorali.
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