Ragusa, parla Ciccio Barone ex assessore di Cassì: “Adesso vediamo cosa sanno fare senza di me“ (Video)

 “Scusa, alla città perché in un momento così difficile per i cittadini e le imprese un amministratore, me compreso, dovrebbe occuparsi di questioni più serie” esordisce così Ciccio Barone nella sua conferenza stampa sui generis convocata ai giardini iblei con tanto di autorizzazione, per evitare ulteriori attacchi o rimproveri, per spiegare la sua verità dopo la decisione del sindaco di Ragusa Peppe Cassì di revocargli le deleghe a lui assegnate per il venir meno, così come ha dichiarato lo stesso primo cittadino “del necessario rapporto fiduciario”

Parole che hanno ferito profondamente Barone perché, come ha dichiarato lo stesso oggi in conferenza stampa, alla presenza fra gli altri di consiglieri e cittadini che lo hanno da sempre supportato, “parlare di mancanza di fiducia vuol dire accusarmi di aver fatto qualcosa di grave ma sappiamo bene che così non è ed invito la procura a prendere tutte le mie delibere e a visionarle perché io non ho niente da nascondere

Cosa che lascia sottintendere Barone non può dirsi dello stesso primo cittadino.

Non è sfuggito infatti un passaggio molto importante sul PRG in cui Barone senza mezzi termini ha dichiarato: “Loro sanno che non lo avrei votato” proprio quando il sindaco annuncia che la città di Ragusa sta finalmente per dotarsi di un piano regolatore generale.

Insomma, a quanto pare, come spiega con rammarico lo stesso Barone, ogni sua decisione o iniziativa veniva ostacolata da quella che lui ha più volte definitivo “la comitiva del sindaco” per indicare che in realtà le decisioni, compresa quella di ritirargli le deleghe veniva prese non dalla giunta o dal consiglio ma dal sindaco con alcuni amici che a quanto pare lo consigliano sul da farsi.

In realtà Barone spiega che aveva già annunciato al sindaco che il 21 ottobre avrebbe rassegnato le dimissioni, decisione che Barone dichiara “Ho annunciato a tutti con un mese di anticipo ricevendo una telefonata del sindaco che mi chiedeva di prendere tempo per pensarci ma forse il tempo gli serviva per costruire questa macchina di fango nei miei confronti”.

Barone ha ricordato ai presenti come la candidatura di Cassì fosse stata fortemente voluta dallo stesso e come lo ha sostenuto anche quando l’intero centrodestra lo ha abbandonato. “Questo è stato il ringraziamento per tutto il lavoro fatto in questi anni per la città. Non mi sono mai fermato, solo dieci giorni quando mi sono dovuto curare, stavo male, ma tutto questo non è stato apprezzato anzi sono stato sempre criticato fin quando ad un certo punto mi sono sentito dire di non essere in grado di fare l’assessore al turismo di non essere come loro. Ed io sono fiero di non essere come loro, sono un uomo di strada, un uomo del popolo che sta in mezzo alla gente e non posso far parte di un’amministrazione d’elite. Non ho avuto alcun rapporto umano, perché di umanità in quel gruppo ce n’era davvero poca. Addirittura, quando è morta mia madre il sindaco ha convocato una seduta della maggioranza approfittando della mia assenza. Questi sono atteggiamenti gravi che non avrei mai raccontato se non si fosse arrivati a questo punto e se mio figlio non mi avesse spronato a non farmi trattare in questo modo”

Insomma, lo strappo sembra insanabile visto che alle questioni politiche si intrecciano anche fatti strettamente personali, invidie e incomprensioni che non possono e non vogliono essere superate e che da questo momento in poi vedranno Ciccio Barone e Peppe Cassì l’un contro l’altro armati in attesa di capire chi aveva ragione e chi aveva torto.

Intanto alla domanda: “Che cosa farà adesso Ciccio Barone” l’ex assessore risponde che dopo due settimane di riposo “deciderà insieme alla sua squadra cosa vorrà fare da grande” ma c’è chi è già pronto a scommettere sulla sua sindacatura magari sostenuta proprio dall’amico Nello Dipasquale, a cui Ciccio Barone non ha fatto mancare il proprio appoggio alle ultime elezioni regionali con la giustificazione che era stato “l’unico deputato a dare delle risposte concrete anche in termini di finanziamenti alla città” ma al di là di ogni giustificazione più o meno credibile, come la foto con Di pasquale e Leontini, spiegata come una rimpatriata fra vecchi amici, il sindaco Cassì ha presentato un conto davvero salato a Barone. Una cosa è certa la campagna elettorale per le future elezioni amministrative è ufficialmente cominciata e ne vedremo delle belle.

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