In provincia di Ragusa le 14 le liste che si sono affrontate nella corsa a Sala D’Ercole hanno totalizzato complessivamente più di centomila voti.

In particolare le cinque a sostegno del neo Presidente della Regione Renato Schifani ovvero Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima L’Italia, Dc e Popolari e Autonomisti sono riuscite a far ottenere al loro candidato il 47,16% pari a 50.292 preferenze.

Il primo partito della coalizione, ma anche a livello provinciale, è quello di Fratelli d’Italia che ha raggiunto il 19,27% con 20.555 voti, a seguire, secondo, ma solo nella coalizione, la Dc con il 12,84% pari a 13.701 che sono quasi tutti del candidato modicano Ignazio Abbate che ha ottenuto complessivamente 12.493.

A seguire Forza Italia con il 7,1% pari a 7.653 voti, Prima L’Italia con il 6,15% con 6558 voti e ultima la lista Popolari e Autonomisti con 1.825 voti pari al 1,7%.

Della coalizione di centro destra in provincia di Ragusa è stato eletto Ignazio Abbate e riconfermato Giorgio Assenza con 6.266 voti. Ottima prestazione anche per Alfredo Vinciguerra che nonostante le sue 4.037 preferenze non è riuscito a superare il suo padrino Assenza.

Flop invece per Orazio Ragusa che nonostante sia riuscito con i suoi 3.381 a far primeggiare il partito della Lega almeno a Scicli, non è riuscito ad ottenere il seggio.

Pessima anche la performance del coordinatore provinciale di Forza Italia che si ferma ad 862 voti superato nella sua lista da Vincenzo Cannizzaro di Ispica (sostenuto da Innocenzo Leontini) che ottiene 1.406 voti ‘rubando’ di fatto preferenze all’altro candidato ispicese, Paolo Monaca che ha rischiato di diventare deputato con soli 1885 voti trascinato dalla forza della lista Cateno De Luca Sindaco di Sicilia che ha ottenuto 11,23% con 11.979 voti e che stava per soffiare sotto il naso il posto al modicano Ignazio Abbate.

Pensate che beffa sarebbe stata per l’ex sindaco di Modica se con 12 mila preferenza avrebbe dovuto lasciare il suo posto ad un candidato che ne aveva poco meno di 2 mila. Per fortuna la sua amicizia con l’ex collega attuale sindaco di Ispica gli è servita ad arginare il fenomeno Monaca e soprattutto De Luca, acerrimo nemico di entrambi.

E a proposito di Cateno De Luca la sua coalizione composta da 4 liste che hanno ottenuto alla fine il 14% con 14.936 preferenze, ha dato del filo da torcere a tutti i candidati e ha indubbiamente condizionato, almeno in parte, le sorti delle elezioni rischiando di arrivare addirittura davanti alla Chinnici e di accaparrarsi un seggio in provincia di Ragusa facendo le scarpe a partiti come la Lega e Forza Italia.

Per quanto riguarda le liste a sostegno della candidata Caterina Chinnici ovvero il Pd e Cento Passi in provincia di Ragusa hanno fatto ottenere alla loro candidata 22.050 voti pari al 20,67%. Il Pd, primo partito della coalizione e terzo partito a livello provinciale ha ottenuto 17.120 pari al 16%. A fare la differenza il candidato Nello Dipasquale con 7.139. Mentre nella lista Cento Passi che ha totalizzato complessivamente 4.930 voti pari al 4,62% ha avuto una buona affermazione il candidato sciclitano Ignazio Bruno Mirabella con 1512 voti.  

Alla fine, c’è il Movimento 5 stelle che tanto alla fine non è, avendo superato di poco il Partito Democratico ed essendo così il secondo partito in provincia di Ragusa con il 16,75% pari 17.871 voti che hanno consentito alla deputata uscente Stefania Campo di essere riconfermata con 3.723 preferenze. Certamente il Movimento 5 Stelle è quello che più di altri ha sofferto del voto disgiunto. Se i candidati hanno complessivamente ottenuto 6989 voti che fine hanno fatto i quasi undici mila voti in più ottenuti dalla lista a sostegno del candidato alla Presidenza Nuccio Di Paola? A chi sono andati?

Dei risultati che certamente necessitano delle riflessioni per tutti i partiti e a tutti i livelli perché sarà necessario rivedere ruoli e alleanze e soprattutto capire il peso di ciascun partito e dei candidati che ne hanno determinato la vittoria e la sconfitta.