Il messaggio della Chiesa siciliana ai candidati alla guida della Regione: ecco lo stile da seguire

I Vescovi siciliani in vista delle elezioni che rinnoveranno il Parlamento della Regione siciliana, il prossimo 25 settembre, hanno voluto rivolgere un messaggio a tutti i candidati attraverso il quale suggeriscono lo stile di governo che potrebbe caratterizzare chi vuole impegnarsi per la Polis e sottolineano alcune urgenze che meritano attenzione: dal lavoro alla scuola, dalla lotta alla povertà all’assistenza sanitaria, dai servizi ai cittadini all’ambiente.

Il messaggio sarà presentato ufficialmente sabato 10 settembre in conferenza stampa nella sede della Conferenza Episcopale Siciliana a Palermo, ma ai lettori de “Il Domani Ibleo” ne anticipiamo qualche passaggio. 

“Si avvicina un momento decisivo, che porterà alla scelta di un nuovo Governo della nostra Regione. Lo sappiamo: la politica richiede uno stile di ascolto, di dialogo, di comprensione, di collaborazione con i cittadini. È difficile, ma è indispensabile. A voi, cari Candidati, spetta il compito – e lo sapete bene – di avere una chiara progettualità, di coinvolgere tutti, di far sì che ognuno possa apportare il proprio contributo ideale, il proprio sforzo operativo, semplicemente il proprio mattone.

È tempo – ed è un sentimento di tanti – di rinnovare patti di lealtà fondati su un autentico desiderio di relazione tra rappresentanti e rap- presentati, su una fiducia reale nelle risorse umane, valoriali, culturali e spirituali di ognuno. Solo così potranno sentirsi coinvolti anche quei tanti cittadini che sentono la politica lontana, che ritengono inutile anche il voto, che abbandonano la piazza delle nostre città. Ascoltiamo i silenzi di chi non partecipa più ai processi democratici!

La fase storica che stiamo attraversando, ormai è chiaro, chiede a tutti noi di guardare dritti al cuore della Sicilia, alle sue formidabili potenzialità così come alle sue innegabili e dolorose criticità. E tutto questo anche in relazione all’Europa e alla ben più grande comunità dei popoli del Mediterraneo.

C’è una sola strada perché questo sguardo converga nella stessa direzione: la strada di una solidarietà fattiva, congiunta ad una responsabile sussidiarietà, sempre aperta agli altri, al mondo, al futuro. Non c’è altro antidoto alla paura, che genera i fantasmi della chiusura protezionistica e della retorica isolazionista. Dalla pandemia e dalla guerra impariamo che siamo tutti fratelli, immersi nella stessa storia, accomunati dagli stessi pericoli, chiamati a correggere insieme le stesse distorsioni, per ritrovare le vie della pace, del- la giustizia, della libertà, della crescita sostenibile, della cura dell’ambiente.

La Sicilia è un’isola abituata a questa solidarietà operosa. La sua identità antica e stratificata, da sempre dinamica e multiculturale, è lì a dimostrarlo. Oggi alla politica si chiede solo di saperla riconoscere, intercettare, interpretare. Le si chiede di essere presente e vicina, umanamente più generosa e più pronta ad accogliere il patrimonio di bene ospitato nella grande anima della nostra gente.

Solo rimanendo dalla parte delle famiglie e dei più deboli si costruisce un futuro per tutti. Solo un progetto politico che includa gli ultimi può accomunare tutti. Ce lo diciamo con franchezza. La politica dovrà certo essere intellettualmente onesta ma non potrà mai essere neutrale. Non potrà mai rinunciare a schierarsi, a parteggiare. Stare dalla parte di chi non ce la fa vuol dire, oggi, parteggiare per il futuro dei siciliani. Un futuro possibile, ma impegnativo. E insidiato.

Vivendo infatti da Pastori la realtà dei nostri territori guardiamo quotidianamente alle parrocchie, alle Caritas, alle associazioni, ai volontari, a tutti coloro che nelle nostre comunità operano per l’accoglienza e l’aiuto verso chi oggi soffre a causa di una ferita epocale come la pandemia. Sappiamo tutti quanto pericolosamente si stia allargando la forbice delle disuguaglianze, quanto improvvisamente e imprevedibilmente si sia diffuso il fenomeno delle nuove povertà, quanti altri pericoli porti con sé l’aprirsi di nuove zone di vulnerabilità. Non possiamo nascondercelo: i fenomeni criminali, a cominciare da quelli mafiosi, trovano terreno fertile proprio nelle situazioni di degrado, di disagio economico, e nel grave fenomeno della dispersione scolastica.

Il prossimo Governo della Regione dovrà occuparsi di molte questioni ma dovrà farlo dando voce a chi non ha voce e senza lasciare indietro i più fragili. I fondi del PNRR sono un’opportunità eccezionale, probabilmente irripetibile. Sentiamo di dover condividere con voi la preoccupazione perché queste risorse non vengano sprecate ma siano impiegate per la rinascita e lo sviluppo della nostra terra, a cominciare dalle infra- strutture viarie e dai trasporti, dell’agricoltura e delle energie rinnovabili. Servano per una sanità giusta, per un’istruzione dignitosa e diffusa.

La gioventù è diventata in Sicilia, in questi decenni, una forma della povertà. Constatiamo infatti con dolore che essere giovani nella nostra terra ha coinciso e oggi ancor più coincide con una cocente mancanza di diritti: il diritto allo studio, il diritto al lavoro, il diritto a restare in Sicilia senza essere costretti ad andar via.

Impegniamoci anche a dare soluzione definitiva al grave problema della gestione dei rifiuti che sta pregiudicando la qualità della vita della nostra terra. Incrementiamo gli strumenti che possano garantire alla nostra Isola la valorizzazione dei beni culturali mediante il turismo. Programmiamo la valorizzazione e la fruizione sostenibile del prezioso, diffuso ed eterogeneo patrimonio culturale, materiale e immateriale”.

chiesa, elezioni, messaggio, palermo, sicilia, vescovi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings