Monsignor Stagliano’ lascia la guida della diocesi di Noto per Roma? Ma c’e’ chi dice no…

Ha compiuto 63 anni il 14 giugno e da 13 anni è Vescovo della Diocesi di Noto. 

Monsignor Antonio Stagliano’ potrebbe a breve lasciare la guida della diocesi per un incarico molto più prestigioso che arriva proprio da Roma. Lo riferisce, oggi, Gianni Stornello con un articolo sul quotidiano La Sicilia.

Infatti sarà nominato presidente della Pontificia Accademia di Teologia. Pare che sia stato papà Francesco in persona a volere questa nomina dopo averlo ascoltato nel corso dell’ultima assemblea generale della CEI, la conferenza episcopale italiana tenuta circa un mese fa.

In quella occasione al termine di un articolato e ricco intervento del Vescovo di Noto sui temi dell’attualità, Papà Francesco si sarebbe rivolto direttamente a Monsignor Stagliano’ preannunciandogli la nomina, che però per essere ufficiale dovrà essere notificata al Vescovo interessato dal nunzio apostolico.

Papa Francesco e Mons. Antonio Staglianò

Pare che sia questione di giorni e che già a Settembre Monsignor Stagliano’ si insedierà a Roma.

E allora ci si chiede ma questo ruolo è compatibile con quello attuale? Potrebbe esserlo ma sarà il Papà a deciderlo, nel senso che Monsignor Stagliano’ deciderà se mantenere il doppio incarico seguendo la volontà del pontefice.

Secondo voci di corridoio non avrebbe intenzione di lasciare da qui la raffica di nomine pastorali di questi giorni, che stanno interessando quasi tutta la diocesi ma in particolare Modica e Pozzallo.

Secondo indiscrezioni di chi lo conosce bene se fosse andato via avrebbe lasciato questo incarico ad altri, mentre secondo altri, questa potrebbe essere invece una mossa di chi vuole sistemare le cose prima di andare via. Staremo a vedere.

Ma chi è Antonio Stagliano’? 

Nato ad Isola di Capo Rizzuto in Calabria il 14 giungo del 1959, sin da piccolo aveva capito quello che voleva diventare da grande, tant’è che da ragazzo frequento’ le scuole medie al Seminario di Crotone e poi il Liceo Tommaso Campanella di Reggio Calabria. Dopo il diploma entro’ nell’Arcidiocesi di Milano. È diventato poi sacerdote il 20 ottobre 1984 e incardinato nell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, nella sua amata Calabria.

Ma i suoi studi non sono finiti qui. Nel 1986 Staglianò ha ottenuto dalla Pontificia Università Gregoriana l’ambito dottorato in Teologia Fondamentale

.Dopo quel momento la sua carriera religiosa è stata tutta in salita. Negli anni infatti Antonio Staglianò ha ricoperto diversi incarichi, tutti molto importanti e ha scritto anche numerose monografie filosofico-teologiche e teologico-pastorali.

Ricordiamo ad esempio fra le ultime pubblicazioni Pop-Theology. Autocritica del Cattolicesimo convenzionale per un Cristianesimo umano. Inoltre nel corso della sua lunga esperienza, ha ottenuto riconoscimenti davvero speciali.

Uno tra i più importanti è quello ricevuto direttamente da Papa Benedetto XVI, che lo ha nominato “Adiutor secretarii specialis” alla XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Assemblea che si è tenuta a Roma nell’ottobre 2005.

Eletto dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza Episcopale Italiana “Membro della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali”. Il vescovo è, anche, tra le altre cose, giornalista pubblicista. 

Monsignor Antonio Stagliano’ fu consacrato Vescovo dal  Cardinale Camillo Ruini  il 19 marzo del 2009 e il 2 aprile faceva ingresso nella diocesi di Noto. Fu lui l’eletto successore di Mariano Crociata.

È conosciuto da tutti come il Vescovo con la chitarra che ama suonare e cantare anche durante le celebrazioni.

La sua “esibizione” durante l’omelia in una chiesa della diocesi, divenne virale raggiungendo circa 252 mila visualizzazioni. Perché non cantava le classiche canzoni di chiesa ma quelle dei cantanti amati dai giovani come Mengoni o Noemi.

Passerà alla storia inoltre quella famosa Giornata diocesana della gioventù a Noto quando monsignor Staglianò cominciò  la sua omelia con «Io sono ancora qua…» di Vasco Rossi con una piazza gremita di giovani che cantavano insieme a lui.

Il suo infatti era un modo diretto per arrivare proprio ai giovani utilizzando il linguaggio a loro più conosciuto.

Da quel momento il Vescovo fu invitato in varie trasmissioni televisive perché questo suo modo di fare aveva incuriosito tutti, alcuni lo avevano criticato, altri sostenuto ma certamente si era contraddistinto.

E non è stata certo quella l’unica azione che lo ha portato alla ribalta delle cronache nazionali. Lo scorso Natale fece scalpore la sua dichiarazione “Babbo Natale non esiste”. 

Insomma un Vescovo che ha certamente segnato la storia di questa Diocesi, con le sue stravaganze e contraddizioni ma anche con la sua predicazione che come ha scritto il suo vicario monsignor Angelo Giurdanella in occasione dell’anniversario della sua ordinazione episcopale il 19 marzo scorso “ci ha aiutato a renderci sempre più conto che non è possibile, ai nostri giorni, essere cristiani per abitudine o per convenzione sociale, ma lo possiamo essere per convinzione e per amore al Vangelo e al Regno di Dio”.

È ancora presto per capire chi potrebbe essere il suo successore certo è che sarà difficile per chi verrà dopo di lui fare dimenticare, un Vescovo come Monsignor Stagliano’.

Intanto noi per usare le parole di una canzone come è solito fare lui gli dedichiamo “Buon Viaggio” di Cesare Cremonini “Buon viaggio che sia andata o ritorno, che sia una vita o un solo giorno, che sia per sempre o un secondo…” 

Diocesi di Noto, Mons Antonio Stagliano, Papa Francesco, Vescovo di Noto

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