Contro la Ragusa-Catania ci si mette anche la guerra! Bandi da rifare a causa del caro prezzi
Se la situazione non fosse così grave ci sarebbe da ridere a leggere certe notizie. L’Anas, infatti, su decisione del Presidente della Regione Nello Musumeci ha deciso di aggiornare il bando della Ragusa-Catania a causa dell’aumento dei prezzi dovuto al conflitto russo-ucraino.
In sintesi significa che l’Anas procederà al ritiro della procedura di gara e alla nuova pubblicazione dei bandi aggiornati, dunque slitteranno ancora i tempi di realizzazione dell’importante infrastruttura che sembra proprio non essere destinata a vedere la luce.
Questo è l’ennesimo rinvio. L’ultimo in ordine di tempo, lo scorso aprile quando a pochi giorni dallo scadere del bando, lo stesso fu prorogato di venti giorni. Adesso ovviamente le motivazioni sono diverse ma quello che conta è il risultato ovvero che la realizzazione della Ragusa-Catania, già attesa da oltre 40 anni, scontinua a rimanere un sogno.
Capiamo, per carità, le esigenze dei costruttori che, rappresentati dall’Ance, hanno denunciato l’eccezionale e imprevedibile aumento dei costi di costruzione legato alla guerra, addirittura si parla di valori a base d’asta dei singoli lotti sottodimensionati di oltre il 40% a causa di listini prezzi che l’Anas aveva preso a riferimento, ma qualcosa ci fa pensare che questa decisione abbia anche un’altra finalità: consentire di far dichiarare la cessazione della materia del contendere nei giudizi tuttora pendenti dinanzi al Tar Sicilia, instaurati dalla Associazione nazionale costruttori edili della Sicilia e, singolarmente, da alcune imprese, con cui è stata eccepita proprio la non remuneratività dei prezzi a base d’asta.
Insomma, un modo per salvare il salvabile e recuperare gli errori compiuti in questo percorso in cui si è dovuto prendere atto della insostenibilità della stima economica del progetto.
Che questo poi sia dovuto esclusivamente al conflitto bellico russo-ucraino qualche dubbio sorge. Detto questo, non possiamo che prendere atto che questa decisione, presa dal Presidente Musumeci in qualità di Commissario dello Stato e i vertici dell’Anas ha certamente trovato piena condivisione dalle istituzioni e dagli attori interessati.
In primis ovviamente dall’Ance Sicilia che in un comunicato: “riconosce la sensibilità di Musumeci e Anas riguardo alle difficoltà di mercato affrontate delle imprese, si augura che le aziende interessate a partecipare alla gara aumentino di numero a favore della concorrenza e della trasparenza della procedura che, ovviamente, per rispettare le scadenze del Pnrr, sarà ripubblicata in tempi brevi e con termini ridotti al minimo per la presentazione delle offerte”
Ricordiamo che il bando era stato pubblicato il 30 marzo scorso mentre la guerra in Ucraina era cominciata il 24 febbraio, quasi un mese prima ma ci rendiamo conto che magari non era possibile prevedere le successive conseguenze e soprattutto che il conflitto durasse così tanto. Detto questo speriamo che i tempi per il nuovo bando siano davvero così brevi da evitare di perdere i preziosi finanziamenti del Pnrr.
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