Chiudere gli occhi, stare in ascolto e lasciarsi guidare dalle parole, verso nuove direzioni non troppo lontane, non troppo vicine…questa, la sensazione vissuta ieri sera, al Circolo Brancati di Scicli, attraverso la voce narrante dell’attore Massimo Leggio che ha accompagnato i presenti nel “Viaggio degli Iblei”, inedito libro a cura dello storico dell’arte Andrea Guastella e dell’esperto in letteratura italiana otto-novecentesca Stefano Vaccaro.

Un primo tassello del progetto culturale “Tour Letterario Ibleo”, fortemente voluto dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, moderatrice dell’evento, volto a sviscerare questa antologia che raccoglie quarantaquattro autori, narrando di dodici comuni del sudest siciliano, attraverso cui accendere una luce nuova su quei luoghi che sono i nostri… percorsi quotidianamente, eppure capaci di sorprenderciper quei dettagli, reali o inventati poco importa, che solo gli scrittori riescono a fermare sulla carta.

Un confronto con gli autori, intervallato da piccoli frammenti di letture, attraverso cui immergersi nell’anima di un luogo che, come sottolinea Guastella, “è la somma delle visioni che a quel luogo sono legate, ecco perché abbiamo pensato di far vincere l’identità”, e per farlo, ci si è serviti di testimonianze, corrispondenze, porzioni di racconto, poesie, di voci così diverse e così autentiche.

Voci, di grandi nomi come Pasolini, Calvino, Sciasciae  Quasimodo, ma anche e soprattutto storie nascoste, da acciuffare tra i vicoli di casa nostra, come quella di Vincenzo Rabito, analfabeta chiaramontano che supera la difficoltà oggettiva d’esprimersi lasciando vincere l’urgenza di raccontarsi.

Temi e spunti che si rincorrono e in cui viene voglia di soffermarsi, chi si avvicina può infatti farsi trasportare in una terra effettivamente letteraria, balzando tra la fine del Diciottesimo secolo, l’Ottocento e il Novecento, quest’ultimo, periodo particolarmente attenzionato per la volontà autoriale di rendere facilmente comprensibili i testi raccolti.

“Questo libro è un lavoro in itinere – afferma Vaccaro – un grande cantiere che coinvolge l’intera comunità perché vuole essere un lavoro di tutti”.

In continua evoluzione, come si evince dal criterio di costituzione dell’opera in tre nodi concettuali rapidamente identificabili e con cui il lettore può orientarsi, libero di invertire l’andamento della sua lettura, non per forza lineare.

Il filo comune degli Iblei permette a questo lavoro a quattro mani di non fermarsi al luogo comune, e sfuggire al pregiudizio, per dedicarsi ad un territorioche è stato ispirazione, sorpresa, dolore, lucidità. Conoscere per restituire: questo è l’obiettivo principale di quella che può essere a tutti gli effetti una guida per il viaggiatore, nel suo significato intrinseco di scopritore.

Una ricerca dettagliata, talvolta ironica, riflessiva, che si fa specchio della Sicilia “con le sue terribili contraddizioni”, per citare Brancati, resa possibile attraverso i fondi economici provenienti dalle decurtazioni degli stipendi dei deputati 5 Stelle all’Ars, di cui Stefania Campo è ferma sostenitrice, al fine di “realizzare qualcosa di concreto per la comunità…un risultato tangibile, immediato, che si differenzia dai tempi purtroppo elefantiaci della Regione– sostiene la deputata –e che ci riempie di soddisfazione, così come per tutte le altre iniziative finanziate, tra cui il restauro del Museo Campailla di Modica”.

Marianna Triberio