Password Day: la sicurezza digitale a rischio. Come difenderci? I consigli di un esperto

Oggi è il Password Day ovvero una giornata creata nel 2013 con lo scopo di contribuire alla consapevolezza della sicurezza digitale. Pensate che ancora nel mondo più di 23 milioni di persone usano come password “123456”.

Un po’ come lasciare la porta di casa aperta e invitare chiunque ad entrare. Anche perché oggi il vero “tesoro” da rubare non è rappresentato dai soldi ma dai dati. Avere i nostri dati significa poterci controllare, poter influenzare le nostre scelte di acquisto ma non solo. Per questo motivo sono un bene così prezioso che è necessario tutelare. Ed è un problema che riguarda tutti.

Per questo anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo affrontando a questo tema che riteniamo fondamentale visto che lavoriamo online, con la consapevolezza di poter subire costantemente attacchi che mettono a repentaglio la nostra sicurezza.

Perché non è solo un problema di password ma è un problema più generale di sicurezza della rete come ci conferma Manuelmarco Migliorisi, tecnico informatico, specializzato in sicurezza informatica titolare della IT3EMME di Vittoria che ogni giorno ha a che fare con tantissime aziende e privati che necessitano di supporto per difendersi dagli attacchi informatici.

L’evoluzione di internet e del comparto IT, spiega Manuelmarco, fa sì che da una parte abbiamo un sistema evoluto ma dall’altra che questo sistema sia insicuro. Ogni azione che compiamo dal navigare sul web ad aprire una semplice e-mail può provocarci dei problemi Spesso, ad esempio, viene utilizzata la truffa del phishing, con la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale al fine di ‘pescare’ da qui il nome, dati finanziari e password di un utente. Questo per dire che ormai siamo sotto attacco e dobbiamo difenderci”

Come possiamo difenderci?

Partendo proprio dalla scelta di una password sicura. E una password è sicura quando rispetta alcune regole fondamentali come quella di utilizzare numeri, lettere e caratteri speciali insieme che non siano facilmente riconducibili al proprietario. Quindi no a date di nascita, ricorrenze, parole a cui chiunque può facilmente risalire. Inoltre, soprattutto per i social network è consigliabile cambiare la password almeno ogni 180 giorni. Ma cosa fondamentale è quella di utilizzare sempre, per ogni cosa, l’autenticazione a due fattori. Si tratta di un metodo di autenticazione sicura per sistemi e piattaforme informatiche e consiste nell’utilizzo di due metodi invece che uno, ad esempio l’inserimento di una password e la scansione dell’impronta digitale, oppure tramite un messaggio, una notifica”.

L’autenticazione a due fattori , prosegue Manuelmarco Migliorisi, protegge efficacemente gli account perché aggiunge un livello di sicurezza in più, rendendo più difficile l’accesso ad hacker e utenti non autorizzati. Ma anche avere un buon antivirus è importante. Per le aziende invece il discorso è più complesso, per questo consiglio di programmare ed eseguire backup giornalieri o settimanali su dispositivi esterni sia locali che in cloud con sistemi di criptazione di alto livello. Dobbiamo essere consapevoli di una cosa che oggi tutto ciò a cui abbiamo accesso gratuitamente è pericoloso. Anche le e-mail, quelle più famose che conosciamo e usiamo tutti comunemente, hanno subito attacchi informatici. Purtroppo, l’obiettivo è quello di dover pagare per ottenere un servizio sicuro”

Quello della sicurezza informatica è un discorso che non può essere sottovalutato in una società ultra connessa come la nostra. Dobbiamo cominciare ad essere più consapevoli di quanto siamo a rischio ogni giorno. Sul nostro telefono, ad esempio, conserviamo dati sensibili facilmente accessibili a tutti, per non parlare delle centinaia di e-mail che riceviamo.

Dobbiamo solo imparare a stare più attenti, ad essere più furbi di chi vuole ingannarci. Ma è anche vero che sarebbe necessaria una maggiore conoscenza e formazione su come mettere in sicurezza i nostri dati.

Poi c’è un discorso molto più complesso che riguarda l’uso dei servizi digitali da parte di adolescenti e addirittura dei bambini. In questo caso l’unico consiglio che possiamo darvi e quello di controllare i loro telefoni, i loro computer, i loro ipad. Ho visto genitori trasformarsi in hacher pur di entrare nei profili dei figli, ricordatevi che non c’è password che tenga per una madre che vuole scoprire i segreti del proprio figlio (ma solo a fin di bene).

E a proposito di password visto che oggi è il giorno a lei dedicato Manuelmarco ci ha fornito un link che potrà esserci utile e che permette di verificare se la password che avete scelto è sicura.

https://www.passwordmonster.com/

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