Come si dice tutto il mondo è paese e purtroppo i problemi relativi alla mensa scolastica non sono solo a Modica ma anche in altre città della provincia.

Proprio ieri infatti è arrivata una denuncia della consigliera comunale di Vittoria Sara Siggia che ha pubblicato un video per mostrare a tutti la qualità del cibo che viene preparato per i bambini.

La consigliera Siggia chiede ”maggiore attenzione da parte dell’amministrazione. Dopo mesi di ritardo, dichiara, non ci si aspettava un servizio scadente del genere. E siccome non è la prima volta, evidentemente è diventata un’abitudine e così i bambini non possono continuare. Anche perché il servizio le famiglie lo pagano e si pretende anche puntualità nei pagamenti. Poi ovviamente ci saranno anche bambini intolleranti a diversi alimenti e quindi va bene la pastina in bianco, ma non una pasta che sembra il prodotto scadente di un ospedale”.

A Vittoria, inoltre sempre l’opposizione, ed in particolare il consigliere Alfredo Vinciguerra, qualche tempo fa aveva denunciato non solo che il servizio era partito con un notevole ritardo, (fine Febbraio e la scuola è iniziata a Settembre) ma anche una cattiva comunicazione con la ditta che gestisce il servizio che prima era in house e adesso è esternalizzato, questo ovviamente provoca una gestione negativa della refezione scolastica.

Infatti i cittadini hanno difficolta a comprendere come muoversi per ottenere, ad esempio, le esenzioni in base alla fascia reddituale ma soprattutto a comunicare i menu per particolari esigenze alimentari dei figli.

È questo ed certamente grave perché se un bambino è allergico ad un alimento è fondamentale che riceva il cibo adeguato. Insomma, tutte queste problematiche, ci portano a riflettere su un aspetto molto importante che riguarda tutti i comuni: non si può risparmiare sul servizio mensa, non si può scegliere la ditta in base al prezzo ma è necessario puntare sulla qualità di un servizio importantissimo per i bambini e per le famiglie.   

Qui il problema non è né nel tipo di menù ne’ è da attribuire ai ‘capricci’ che fanno i bambini, qui si tratta di scelta di prodotti scadenti e di una preparazione fatta in maniera industriale che non può certamente garantire un prodotto finale buono, sano e rispettoso dei principi basilari di una corretta alimentazione. Il problema quindi va affrontato a monte, bisogna cambiare il metodo di selezione della ditta e affidare il servizio a realtà del territorio che possano garantire l’utilizzo di prodotti a km 0, genuini. Questo comporterà un aumento dei costi? Forse, ma si troverà una soluzione per coprire questa spesa. La salute dei bambini viene prima di ogni cosa e non si può più tollerare che vengano serviti piatti come quello che vediamo in video.

Intanto nelle scuole di Modica sta circolando il famoso questionario chiamato “scheda di valutazione” che servirà appunto a valutare il grado di soddisfazione dei bambini rispetto ai piatti che vengono serviti. Ovviamente a compilarlo saranno le maestre ma confidiamo nella loro capacità di interpretare le esigenze dei loro piccoli alunni. Questo dovrebbe sistemare le cose?

Non sappiamo che risultato ci sarà ma come abbiamo visto anche in questo il problema reale parte dalla gestione della mensa. Pensate che bisogna distribuire lo stesso cibo in tutte le scuole della città, solo che ci sono quelle più vicine che ovviamente ricevono i pasti caldi mentre quelle più distanti li ricevono freddi. E se un piatto è già poco appetitoso di suo pensate poi se viene servito freddo quale potrà essere il risultato.

E fra le domande da compilare nel questionario c’è proprio quella della temperatura del cibo, oltre alla cottura, l’odore, il colore e la consistenza. Saremo curiosi di sapere cosa verrà fuori da queste schede.