Enea e Nica, liberati dalle catene a Scicli

E’ l’ennesima storia di maltrattamento di animali di cui ci occupiamo. La triste storia questa volta arriva da Scicli e riguarda due cagnolini che, grazie alla generosità e alla sensibilità di persone che amano gli animali e che si battono per i loro diritti, si è conclusa positivamente.

Enea e Nica, così sono state chiamate, vivevano la loro vita attaccate a delle catene corte e con una squallida cuccia fatta di eternit. Non potevano correre e interagire con le persone e il contesto in cui vivevano.

“Non sappiamo quale colpa debbano pagare queste creature che non conoscono la libertà. Il Regolamento Tutela Animali, approvato in consiglio comunale nel 2018 a Scicli, vieta la detenzione a catena dei cani” scrive Resi Iurato dell’associazione “Gli amici di Italo”.

Grazie alla collaborazione del geometra Guglielmo Ingallinesi e della Polizia Municipale si è avviato un controllo del territorio per invitare e poi multare chi maltratta e non microchippa i propri animali.

Un grazie particolare alla volontaria Franca Rita Russotto e all’associazione Gli Amici di Italo per aver tagliato le catene. Adesso Nica ed Enea si meritano Amore, coccole e libertà, conclude Resi Iurato.

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