Passo falso dell’Assessore Regionale Samonà: autorizza le feste religiose ma la Chiesa lo stoppa!
Per un attimo, leggendo il post dell’assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà, abbiamo sognato ad occhi aperti che quest’anno avremmo potuto celebrate le feste popolari a noi tanto care, come San Giorgio, la Madonna Vasa Vasa o il Gioia a Scicli, o la Settimana Santa ad Ispica, insomma tutte quelle feste tradizionali a cui abbiamo dovuto rinunciare da qualche anno a questa parte, per colpa della pandemia.
L’Assessore Samonà, infatti, sicuro di se stesso, ha scritto un post sul suo profilo in cui proclama: “Grazie alla Lega e all’emendamento che ha come primo firmatario il senatore Luca Briziarelli, nonostante il parere contrario del governo Draghi, il Senato ha dato il via libera alla possibilità di tornare a far svolgere le feste popolari e le manifestazioni culturali di notevole interesse anche quando si svolgono in modalità itinerante e in forma dinamica”.
Insomma lèggendo questa dichiarazione sembra assodato che tutto stia per tornare alla normalità e, così prendendo per buon queste parole, qualche sindaco, aveva già organizzato tutto per poter ridare ai propri concittadini la gioia di celebrare i riti della settimana santa, con tanto di post anche lui sulla sua pagina Facebook, in cui avvisava la cittadinanza che in settimana avrebbe incontrato i rappresentanti delle confraternite per organizzare tutto, fidandosi ciecamente di quanto dichiarato dall’Assessore regionale.
Il fatto è accaduto a Musumeli ma diciamo che poteva accadere ovunque perché ovviamente leggendo questa comunicazione dell’Assessore regionale chiunque poteva cadere in errore. E chi non lo avrebbe fatto? Noi, ad esempio, che quando abbiamo letto la notizia ci siamo effettivamente chiesti? Com’è possibile, per quanto sarebbe auspicabile, dare l’autorizzazione ad organizzare feste a cui per tradizione partecipano migliaia di persone? E poi cosa ne pensa la Curia?
E così ci siamo informati per bene e abbiamo saputo da Don Antonio Forgione, parroco della Chiesa di Santa Maria di Betlemme parrocchia di riferimento della Madonna Vasa Vasa, che direttamente dalla Curia Vescovile di Noto ci fa sapere che “ad oggi ne dalla Conferenza Episcopale Italiana che agisce sempre d’intesa con il Governo Nazionale, ne dalla Conferenza Episcopale Siciliana, ne tantomeno dal Vescovo che ha la competenza in diocesi, è stato emanato decreto alcuno in merito alla ripresa delle processioni in generale e dei riti della Settimana Santa in particolare”.
Lo stesso c’è stato confermato da Marco Borrometi, Presidente dell’Associazione Portatori di San Giorgio: “È molto affrettato dire qualcosa in questo momento, ha dichiarato Borrometi. Ma solo la Curia può darci l’autorizzazione. Magari la Festa di San Giorgio si potrebbe fare in maniera ridotta ma bisognerà attendere e capire se avremo l’autorizzazione per farlo”.
E allora ci chiediamo com’è possibile che un assessore regionale non sappia che in merito a certe decisioni non ha alcun tipo di potere?
Come ha pensato di poter ignorare la CEI e, dare false speranze su una questione che, certamente, sta a cuore a tutti? Chi non vorrebbe tornare a festeggiare quelle che per noi siciliani sono delle feste che fanno parte della nostra tradizione popolare e che sono testimonianza della nostra fede religiosa? Tutti ne sentiamo la mancanza ma, certamente, il rispetto delle regole viene prima di tutto e un amministratore dovrebbe saperlo. È un fatto grave quello accaduto perché denota da parte della Regione, ed in particolare di questo assessore, una certa mancanza di rispetto per le istituzioni civili e religiose e sopratutto per i siciliani. Forse l’assessore non conosce il proverbio che dice “Scherza coi fanti e lascia stare i Santi”
Antonio Forgione, Conferenza episcopale siciliana, Marco Borrometi