Scempio ambientale Marina di Acate, Legambiente chiede l’intervento della Regione

Sullo scempio ambientale messo in luce ieri dall’operazione della Capitaneria di Porto di Pozzallo che ha sequestrato  circa 62 mila metri quadrati di arenile tra Marina di Acate e Scoglitti, interviene oggi Legambiente Sicilia.

“Si tratta dell’ennesimo atto criminale perpetrato dai ladri di futuro che nella nostra Regione operano da decenni smaltendo illegalmente i rifiuti e creando seri danni all’ambiente, alla salute dei cittadini e all’attività delle aziende serie, rispettose della legge” dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

Grazie ai nuovi strumenti normativi previsti dalla legge sugli ecoreati, ottenuta dopo ventuno anni di lavoro dell’associazione ambientalista, è possibile contrastare con efficacia questi episodi, anche se resta irrisolto il problema della bonifica.

Sulla scoperta di dune interamente composte, sotto un leggero strato di sabbia, da plastica dismessa dalle serre, Alessia Gambuzza, del direttivo Legambiente Sicilia, aggiunge: “Si tratta di un grave inquinamento, riconducibile per buona parte alle attività agricole condotte irregolarmente, noto da decenni la cui risoluzione non può prescindere da un intervento della Regione siciliana”.

Gambuzza chiede con forza alla Regione di intervenire per velocizzare gli interventi di bonifica ormai non più rimandabili su quello che è un vero e proprio sito orfano, cioè un’area inquinata il cui risanamento non è imputabile a nessuno.

La Regione si attivi con risorse proprie per realizzare la bonifica sul modello di quanto si farà sui trentasei siti orfani siciliani che verranno risanati utilizzando le risorse del PNRR.

L’auspicio è che vengano presto individuati i responsabili ai quali la Regione siciliana potrà poi chiedere il risarcimento dei danni causati da questo scempio.

E sulla vicenda è intervenuta anche l’on. Stefania Campo del M5S: “Adesso il governo Musumeci non può più nascondere la testa sotto la sabbia! Serve un progetto pilota per disseppellire la plastica e riqualificare l’area che non può essere ignorata dalla Regione. O forse Marina di Acate e Scoglitti non rientrano nel territorio siciliano?”

ambiente, gambuzza, legambiente, scembio, zanna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings