Il feretro dell’Avv Antonio Borrometi ha raggiunto la Chiesa di San Pietro intorno alle 14:45 dopo aver lasciato il Teatro Garibaldi dove era stata allestita la camera ardente. Ad accompagnarlo un piccolo corteo di amici e parenti guidato dalla moglie Patrizia e dal fratello Roberto.

Assente il figlio Paolo che non ha potuto dare l’ultimo saluto al padre, costretto a rimanere a Roma perché positivo al Covid.

Ma le sue parole, lette dal collega Vittorio Di Trapani, sono arrivate dritte al cuore dei presenti: “Due cose ho capito nella vita, l’amore di un padre e l’amore per un padre. Tu papà ci sei stato sempre e ci sarai sempre. Hai saputo lasciarmi libero di camminare da solo restando un passo dietro di me. Voglio ricordare la tua grande umanità e il tuo insegnamento che non dovremo mai disperdere.” 

E la pandemia ha certamente impedito a tanti di partecipare alla celebrazione presieduta da padre Giurdanella, vicario del Vescovo assente insieme a Mons Corrado Lorefice che però hanno voluto inviare i propri messaggi di cordogliò e di vicinanza alla famiglia. 

Presenti le autorità politiche, civili e militari. Il sindaco Ignazio Abbate, con indosso il tricolore, ha portato il cordoglio dell’intera città che come ha ribadito padre Giurdanella nella sua omelia “ha perso un figlio illustre anche se in realtà, ha sottolineato, perdiamo l’uomo ma rimane il suo esempio da seguire e ognuno faccia la sua parte nel costruire la città degli uomini”. Immancabile il riferimento al padre l’Avv Pietro Borrometi e alla madre, da cui il figlio ha ereditato non solo la professione ma la signorilità e l’eleganza che lo hanno contraddistinto in tutta la sua vita. Sulla bara oltre ai fiori la toga e il brogliaccio con tutte i pensieri di stima e affetto che sono stati lasciati da amici, colleghi ma anche semplici cittadini che lo hanno voluto ricordare. Un forte legame con la famiglia d’origine ma anche la famiglia che si era costruito con la moglie Patrizia ed il figlio Paolo.

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Una vita vissuta per gli altri, con cui è riuscito a costruire relazione forti e autentiche. Presenti tanti politici in carica e non come l’on Nino Minardo, l’on Nello Dipasquale, l’on Giorgio Assenza, ma anche l’ex sindaco di Modica Antonello Buscema. Assente l’ex sindaco Carmelo Ruta rappresentato però dai figli.

E poi ancora l’ex Senatrice Moltisanti, ex senatore Riccardo Minardo, l’ex deputato Burtone, che lo ha ricordato negli anni dell’impegno politico alla Regione sottolineando il suo valore morale e la capacità di immedesimarsi nei problemi degli altri. Ringraziandolo per la sua amicizia. Tutti personaggi che hanno segnato la sua carriera politica da assessore regionale alla sanità a deputato.

Molto toccanti le parole dell’ex deputato Rino La Placa, Presidente dell’Associazione che raggruppa gli ex parlamentari, che ha ripercosso gli anni in cui furono insieme al parlamento regionale nella fila della Dc. Anni in cui iniziò la loro amicizia.

Gli anni difficili segnati dalle stragi e da Tangentopoli che segno’ la fine della Prima Repubblica e di tutto ciò in cui credevano. Anni in cui fu ancora più forte il suo impegno come Capogruppo e Assessore Regionale. “Antonio fu uomo delle istituzioni che visse per servire le istituzioni e non per servirsene” E poi ancora le parole dell’ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci “Stai vicino a Paolo mi avresti detto da padre preoccupato e orgoglioso di suo figlio”.

Una cerimonia lunga, intensa, piena di ricordi e di emozioni per un uomo che come hanno ribadito tutti non sarà facile dimenticare.