Vittoria: A.A.A. ex presidente del consiglio comunale offresi, usato poco

“A.A.A. ex presidente del Consiglio offresi. Usato poco. Disponibile per matrimoni (altrui) cresime, riunioni di condominio, discussioni varie. Astenersi Segretari Comunali”.

La butta sul ridere Alfredo Vinciguerra dopo l’annullamento della delibera di elezione del presidente del consiglio comunale di Vittoria, votato nella seduta di ieri sera. L’elezione, come è noto, era stata contestata immediatamente dalla maggioranza per presunte irregolarità nei conteggi delle schede.

Queste, a seguito di denunce ed esposti, il 16 dicembre scorso furono sequestrate dalla magistratura che ha avviato un’indagine. La maggioranza aveva chiesto a gran voce le dimissioni di Vinciguerra, ma lui fino a ieri si è sempre opposto a lasciare l’incarico, chiedendo un parere di legittimità al segretario comunale, nell’attesa dell’esito dell’inchiesta giudiziaria.

Di fatto il consiglio è rimasto paralizzato ed il sindaco non ha mai giurato. Poi, a sorpresa, l’annuncio dello stesso Vinciguerra della volontà di fare un passo indietro e consentire la trattazione ieri sera del punto relativo alla delibera di revoca.

Vinciguerra annuncia che continuerà a combattere nelle sedi opportune per difendere legalità e giustizia”, ma di fatto con il voto di ieri sera la delibera di elezione del presidente del consiglio è stata annullata in autotutela con i 12 voti della maggioranza e adesso bisognerà tornare ad eleggere il presidente.

Duro il consigliere comunale della Lega, Biagio Pelligra, dopo quanto accaduto ieri sera in aula. “I continui attacchi della maggioranza, la paralisi, di fatto, dell’attività consiliare – dichiara Pelligra – hanno impedito a ciascun consigliere di svolgere l’attività per cui era stato eletto.

In tre mesi, nessuna attività di vigilanza portata avanti, nessun question time, nessuna interrogazione. Non dimentichiamo che, al momento, non c’erano gli elementi per sconfessare una delibera legittima qual era quella della proclamazione del presidente fatta a suo tempo. Ricordiamo che pendono, in proposito, le indagini della magistratura e un ricorso al Tar presentato dalla maggioranza. Vedremo che cosa accadrà”.

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