Donnafugata Film Festival: tanti giovani in sala per vedere un film muto musicato dal vivo
Nell’era delle piattaforme web e dello streaming, portare a teatro un folto pubblico, in buona parte composto da giovani, per assistere alla proiezione di un film muto musicato dal vivo, è la scommessa vinta dal Donnafugata Film Festival.
L’appuntamento finale allo Spazio Naselli di Comiso in occasione della 13esima edizione della manifestazione che guarda al “cinema che ci piace”, con la direzione artistica del regista Francesco Calogero.
Proiettato il film “Il fantasma dell’Opera”, uno dei grandi classici horror dell’epoca muto, girato nel 1925 e firmato dal regista Rupert Julian con la memorabile interpretazione di Lon Chaney (ribattezzato “l’uomo dalle mille facce”), già acclamato protagonista de “Il gobbo di Notre Dame” (1923), consacrato al rango di star hollywoodiana.
Il film è stato musicato dal vivo dal compositore Giovanni Renzo, amico del festival per altre iniziative simili visto che il Donnafugata Film Festival già da qualche anno indaga il linguaggio del cinema muto.
Un ritorno agli esordi del cinema per capire e comprendere quelle pellicole ma anche il cinema contemporaneo. Renzo si è rifatto ad alcuni brani d’epoca, a sue composizioni originali ma ha utilizzato anche alcune musiche di autori contemporanei come lo statunitense Philip Glass.
Inoltre il compositore siciliano ha scelto di preregistrare alcune sequenze musicali creando un inedito duetto con se stesso durante la proiezione del film.
La proiezione de “Il fantasma dell’Opera” rientrava nel quadro della destagionalizzazione degli eventi legati al DFFF, così come già la sezione “L’ingegnere di Babele – Linguaggi nell’era della mutazione”, che lo scorso ottobre ha integrato alla Fondazione Bufalino di Comiso la programmazione agostana, tradizionale appendice della settimana inaugurale al Castello di Donnafugata.
La proiezione è stata dunque l’evento speciale, la chicca che ha definitivamente concluso questa edizione della manifestazione presieduta da Lorenzo Lo Presti.