Classifica ‘Qualità della Vita’ del Sole 24 Ore, la provincia di Ragusa all’87° posto

Arriva puntuale ogni anno e non lascia spazio a interpretazioni: è la classifica generale, della storica indagine del Sole 24 Ore, sulla Qualità della Vita giunta alla 32° edizione. Una classifica che ci fa porre una domanda: come sarà la qualità della vita nella nostra provincia? I dati purtroppo parlano chiaro, ancora una volta realtà come Ragusa, Siracusa e Catania si posizionano quasi agli ultimi posti. Perché? L’indagine si basa su 90 indicatori provinciali suddivisi in sei categorie che sono:

1.      RICCHEZZA E CONSUMI;

2.      AFFARI E LAVORO;

3.      AMBIENTE E SERVIZI;

4.      DEMOGRAFIA E SALUTE;

5.      GIUSTIZIA E SICUREZZA;

6.      CULTURA E TEMPO LIBERO.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca. Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0).

Partendo da queste considerazioni andiamo a vedere che posizione occupa Ragusa. Su 107 provincie la nostra si trova all’87° posto e pensate che ha addirittura guadagnato ben 12 posizioni rispetto al 2020. Ma, non se la passano certo meglio, le altre provincie siciliane a noi vicine. Siracusa, ad esempio, occupa il 98° posto (mentre per assurdo si classifica prima per quanto riguarda gli edifici coperti da banda ultra larga) e Catania addirittura si posiziona al 102° posto (ma seconda per il clima).

Nemmeno a dire che invece tra le prime dieci ci sono Trieste (1°), Milano (2°), Trento (3°), Aosta (4°), Bolzano (5°), Bologna (6°),Pordenone (7°), Verona (8°), Udine (9°) e Treviso (10ª), l’unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne, l’indice presentato per la prima volta quest’anno, per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia e che tiene in considerazione dodici indicatori al femminile tra speranze di vita, lavoro, politica e sport.

Se, andiamo ad esaminare questo dato, in particolare, vedremo come le nostre provincie si posizionano sempre basse in classifica (85° posto per Ragusa, 87° Catania e 96° per Siracusa). Insomma, una Sicilia, ed una provincia quella di Ragusa, non certo a misura di donna.

Ma puntiamo l’attenzione proprio su Ragusa e andiamo ad esaminare punto per punto quali sono le posizioni che occupa in base agli indicatori che determinano la classifica finale: se ad esempio prendiamo in considerazione il quoziente di natalità Ragusa fa un salto in lungo e arriva addirittura 4° in classifica.

Una posizione che, in effetti, quadra con quella precedente, infatti da noi le donne hanno ancora poco spazio nel lavoro o nei ruoli politici e, molto tempo, da dedicare alla famiglia. Ma se poi ci soffermiamo sull’offerta del trasporto pubblico precipita ancora più in basso della classifica generale, arrivando addirittura a posizionarsi all’ultimo posto. E, quello dei trasporti, sappiamo che è un reale problema del nostro territorio, la classifica non ha fatto altro che ricordarci ciò che già sapevamo e che purtroppo si continua a sottovalutare.

Ma andiamo avanti. Per tornare in cima alla classifica dobbiamo appellarci ad uno dei nostri punti di forza ovvero il clima e così Ragusa occupa il 5° posto per quanto riguarda il numero di ore in cui splende il sole e su questo ovviamente siamo imbattibili ma non è certo tutto merito nostro.

Siamo sempre invece bassi in classifica per quanto riguarda Ricchezza e Consumi (89° con +15 posizioni rispetto al 2020). Perde, invece, solo una posizione rispetto al 2020 per quanto riguarda Affari e Lavoro ma resta sempre in basso (84°).

Un altro indice preoccupante è quello che riguarda la Giustizia e la Sicurezza. Non solo la nostra provincia è all’81° posto ma ha perso bene 8 posizioni rispetto allo scorso anno. Quindi diventa sempre meno sicura.

E c’è un dato curioso rispetto ai furti di ciclomotori in cui addirittura siamo 4° in classifica. E poi ancora occupiamo il 55° posto per quanto riguarda Demografia, società e Salute perdendo addirittura 44 posizioni rispetto al 2020.

Un dato davvero allarmante che tiene in considerazione, ad esempio, i livelli di istruzione della popolazione, piuttosto che il consumo di determinati farmaci. Pur essendo bassa in classifica, la provincia sembra tuttavia aver fatto un salto di qualità invece per quanto riguarda l’Ambiente e i Servizi, risalendo di ben 22 posizioni rispetto al 2020 (84°) e di 17 posizioni rispetto a Cultura e Tempo libero (75° posto).

Insomma, questi indicatori la dicono lunga sulle disuguaglianze, accentuate dalla pandemia, e sugli interventi da cui è necessario partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ovvero ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani.

 

catania, NORD, PNRR, siracusa, sud

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