Modica, Associazione Confronto: Medici locali non valorizzati, costretti ad emigrare

L’Associazione Confronto di Modica, in una nota, affronta il fenomeno della mancata valorizzazione delle eccellenze iblee da parte dell’apparato sanitario ragusano.

Ecco, di seguito, il documento :

La recente nomina a primario di Chirurgia Generale dell’Ospedale Provinciale S.Andrea di Vercelli, del dottor Vincenzo Adamo, medico chirurgo, modicano, oltre che essere stata accolta con particolare soddisfazione da parte delle tante persone che ne conoscono le qualità personali e ne riconoscono l’alto profilo professionale è stata salutata positivamente dall’associazione Confronto.

Una scelta, quella dei responsabili dell’ospedale vercellese, non certo casuale, che tiene conto della spiccata professionalità e della riconosciuta e sempre maggiore competenza di un chirurgo altamente specializzato ed ovunque apprezzato.

Il dr. Adamo è stato per anni responsabile della unità di chirurgia colorettale ed epatica dell’ospedale Ferrero di Verduno, ospedale della zona di Alba e Bra, in provincia di Cuneo, dove si è distinto quale esperto in chirurgia oncologica dell’apparato digerente, chirurgia laparoscopica e chirurgia robotica”.

Confronto” non può non rilevare il fatto che il dottor Adamo, partecipando ai vari concorsi indetti dall’Asp di Ragusa, pur avendo avuto, da tutti e sempre, riconosciuti i meriti del suo indiscutibile impegno ed il valore del suo livello professionale e pur avendo presentato un curriculum di sicuro valore e di grande rispetto, non è stato mai ritenuto sufficientemente idoneo per essere incaricato nel territorio ibleo.

E se oggi, da un lato si può sottolineare con orgoglio la straordinaria importanza della nomina di un nostro conterraneo a primario presso un importante ospedale come quello di Vercelli, dall’altro non si può non evidenziare il rammarico per il fatto che un qualificato professionista, figlio della nostra terra cui è, e sarà sempre affettivamente legato, non si è riusciti a valorizzarlo nella nostra provincia per consentirgli di potersi impegnare ed applicare nel territorio di provenienza a favore dei suoi concittadini.

Senza nulla togliere ai professionisti provenienti da fuori ed impegnati nei nosocomi ragusani, magari con la mente e lo sguardo ai percorsi che possono far rientrare ai luoghi di origine, è fuori discussione il fatto che l’essere del posto costituisce sicuramente un valore aggiunto non certo sottovalutabile e di grande importanza per tutti”.

Nella provincia di Ragusa sono tanti i medici che sarebbero ben felici, anziché dover emigrare, di potersi impegnare per i ragusani – ha dichiarato Enzo Cavallo, presidente di Confronto. La provincia di Ragusa ha espresso ed esprime medici, come appunto il dottor Adamo, che potrebbero spendersi per la Sanità Iblea e a disposizione dei propri concittadini ma la loro professionalità, riconosciuta altrove, non sempre viene adeguatamente valutata. E non credo che, in presenza di requisiti professionali che fanno considerare gli interessati secondi a nessuno, sia difficile valorizzare talune risorse umane autoctone che altrove vengono riconosciute delle “preziose eccellenze” con titoli ed esperienze di alto livello e che hanno saputo affermarsi con ottimi risultati

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