La danza country western si sta diffondendo anche in Sicilia

Modica – ( di Anna Cashetto) – Offre la possibilità di ballare in gruppo ma senza toccarsi, uomini e donne insieme di qualsivoglia età, si articola in passi semplici ma rigidamente ritmati, richiede un abbigliamento sobrio ma impone l’uso di stivali e cappelli da cowboy.

Ecco: il mitico sogno americano sembra facilmente concretizzabile; il west, che significa frontiera, fa vagheggiare libertà e speranza, sensazioni di cui si ha particolare bisogno in questo momento storico.

 Parliamo della danza country western, disciplina che si sta espandendo a macchia d’olio al punto da indurre il CONI a riconoscerla, conferendole i caratteri agonistici di ogni altro sport.

Ha un alto potere socializzante: – mia moglie, praticandola, ha sconfitto la depressione che l’aveva indotta a tentare il suicidio – confessa uno dei 150, si avete letto bene 150, partecipanti, provenienti da varie città d’Italia oltre che dalla Svizzera e dall’isola di Malta, alla tre giorni, 17,18 e19 c.m. per l’esattezza, organizzata negli ampi spazi del Borgo don Chisciotte da un gruppo trainante di Catania.

Così ai mille e passa ulivi di questo Borgo che si configura come una cittadella a sé stante, si sono felicemente unite le infinite e ricorrenti decorazioni a stelle e strisce, catapultando i presenti in una sorta di gemellaggio Italia-America da periodo post bellico.

Fra i presenti all’evento vanno inclusi anzitutto gli iscritti alla competizione che nei primi due giorni si sono allenati sotto gli occhi curiosi degli altri frequentatori dell’albergo e nel terzo ed ultimo si sono cimentati nell’agone tipico di ogni manifestazione sportiva, con premiazione annessa e connessa.

Pochissimi invece i visitatori esterni, nonostante la manifestazione fosse ad ingresso libero ed artisti come Vincenza De Feo, Giacinto Giurdanella, Fernanda Paternò Castello e la stilista Ottavia Failla impreziosissero con le loro creazioni tutto lo spazio a bordo piscina.

Una proposta non recepita adeguatamente dalla città: perché nuova o perché scarsamente pubblicizzata? Non lo sapremo mai.  Eppure era presente il patrocinio della Regione ed un più che azzeccato tandem con il Consorzio del cioccolato di Modica.

Completamente assente l’amministrazione comunale, anche se invitata alla conferenza stampa tenutasi al Palazzo della Cultura il pomeriggio di giorno 13.

Ben 80 stanze prenotate nei vari alberghi e B&B di modica non l’hanno sensibilizzata adeguatamente: forse perché i danzatori, in qualità di turisti di passaggio, non potranno mai votarla?

     Anna Caschetto